Poste, il Tar annulla il congelamento di chiusura dei cinque uffici torinesi
Il sindaco del capoluogo: "Grande amarezza". Russi, M5S: "Con noi alla guida della Città ci fu un epilogo diverso"
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A seguito di un’istanza di revoca da parte di Poste Italiane, il Tar, cui la Città di Torino si era rivolta per contestare la chiusura di cinque uffici postali sul territorio, ha annullato il decreto con cui, soltanto due giorni prima, disponeva per ragioni di urgenza di congelare le chiusure di questi sportelli fino all’8 gennaio 2025.
Chiusura da oggi
Gli uffici postali chiuderanno dunque a partire da oggi, lunedì 16 dicembre 2024, come inizialmente previsto in attesa di un nuovo pronunciamento del Tribunale Amministrativo l’8 gennaio.
“Siamo amareggiati per questa decisione. Proseguiremo comunque sulla strada intrapresa - dichiara il sindaco Stefano Lo Russo - e confidiamo che l’8 gennaio, entrando nel merito della questione, il Tribunale Amministrativo riconosca la necessità di tutelare quello che è un servizio essenziale per i cittadini.
Quello postale è un servizio primario per la comunità e gli uffici presenti nei quartieri svolgono anche una funzione di presidio sul territorio. Per questo abbiamo fatto ricorso al Tar contro il provvedimento di chiusura, nell’interesse dei diritti delle torinesi e dei torinesi, che non possono e non devono veder scomparire un servizio importante a causa di logiche guidate primariamente da criteri economici”.
Andrea Russi, M5s:
"Torino, tra chi chiacchiera e chi conclude
Poste Italiane ha chiuso, oggi, cinque sportelli in città, e cosa fa il nostro sindaco Lo Russo? Continua a gridare allo scandalo, punta il dito e cerca un colpevole… ovviamente altri. Il risultato? Gli sportelli chiudono lo stesso. Il Tar, dopo una prima sospensiva, ha accolto l'istanza di Poste Italiane, permettendo le chiusure. La decisione di merito sarà a gennaio. Ma c’è una cosa che vorrei far notare: nel 2019, con Chiara Appendino sindaca e il M5S al governo della città, lo scenario era simile (poste annunciò la chiusura di 4 sportelli, tra i quali alcuni di quelli che chiudono oggi), ma il finale diverso: ci furono delle trattative serie che portarono a risultati concreti. E gli sportelli furono salvati.
Forse Lo Russo pensa che lamentarsi pubblicamente, come già avvenuto nei confronti di GTT, sia sufficiente per governare una città? No, caro sindaco, i torinesi non hanno bisogno di un “commentatore”: servirebbe qualcuno che parla meno e fa di più.
La verità è chiara: Appendino aveva la capacità di portare a casa risultati, mentre Lo Russo si accontenta di fare rumore. Peccato che con il rumore non si tengano aperti gli sportelli, ma si alimenti solo la delusione dei cittadini.
Quindi, caro sindaco, la prossima volta eviti di trasformare un problema in un comizio e provi a risolverlo, prima che sia troppo tardi".