Sei macro proposte progettuali che interessano 64 complessi di edilizia sociale e oltre 2mila appartamenti, tra Torino e i Comuni della Città Metropolitana, per un importo lavori complessivo di oltre 60 milioni di euro.
E’ il risultato dell’avviso pubblico che l’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale ha chiuso il 2 settembre scorso, invitando gli operatori economici a presentare proposte per realizzare, attraverso lo strumento del partenariato pubblico-privato con finanza di progetto, iniziative di efficientamento energetico del proprio patrimonio immobiliare.
L’avviso
L’avviso si inseriva nell’ambito della Missione 7 – REPowerEU del PNRR che incentiva (con copertura fino al 65% dei costi) gli interventi di efficientamento energetico degli edifici residenziali interamente di proprietà pubblica, in grado di garantire un incremento dell’efficienza energetica pari o superiore al 30%. A questo si affiancano le agevolazioni previste dal Conto Termico (fino al 35%) sempre per interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.
Le proposte
Le proposte progettuali, relative a sei dei dieci lotti in cui è stato diviso il patrimonio immobiliare di proprietà pubblica dell’Agenzia, sono state individuate nella seduta di venerdì 7 novembre dal Cda di Atc e interessano, in alcuni casi, interi quartieri di edilizia sociale torinese. Sono compresi, ad esempio, il complesso di corso Grosseto-via Fiesole-via Sansovino a Torino, noto come “Le Torri” (che riunisce 360 alloggi), quello di via Pietro Cossa (308 appartamenti), il complesso di via Como-corso Novara (160 appartamenti) e, sempre a Torino, gli stabili di via Verolengo, via Arquata, via Cravero, oltre ai complessi di via Lombroso, via Masera, via Guarniero a Chieri, via Togliatti a Chivasso e altri.
“Sono molto soddisfatto – spiega il Presidente di Atc del Piemonte Centrale, Maurizio Pedrini – per l’esito della prima parte di questa nuova iniziativa che, se, come spero, andrà avanti, consentirà di effettuare importanti lavori di efficientamento in quei complessi di edilizia sociale che non erano rientrati negli incentivi del Superbonus o in altri programmi di finanziamento. Riqualificare facciate, sostituire impianti di riscaldamento, isolare pareti e sottotetti, installare nuovi infissi permetterà di ridurre i consumi energetici degli edifici e, di conseguenza, le spese in bolletta per gli inquilini, valorizzando al tempo stesso il patrimonio immobiliare pubblico”.
Seguiranno ora alcune richieste di approfondimento in merito alle proposte presentate e, al termine di questa fase, le proposte progettuali saranno messe a gara per l’individuazione dei soggetti aggiudicatari. Per poter realizzare gli interventi, gli operatori dovranno presentare richiesta di contributo al Gse (Gestore dei Servizi Energetici) entro il 30 aprile 2026.