Palazzo Nuovo e Politecnico occupati: è cominciata l'Intifada studentesca
L'intenzione non è impedire le lezioni, ma sensibilizzare altri universitari sulla questione palestinese e chiedere il boicottaggio accademico di Israele
La dichiarazione era giunta forte e chiara sabato al Salone del Libro di Torino: "lunedì occuperemo l'università" e così hanno fatto, riempiendo dalle 9 di questa mattina, 13 maggio 2024, con tende e striscioni il cortile del Politecnico e poi anche il piazzale davanti a Palazzo Nuovo.
Cosa chiedono gli universitari torinesi
Gli studenti di Torino seguono quindi l'esempio di Roma, Bologna e Padova. Una decina di tende è spuntata davanti all'aula magna Giovanni Agnelli, nel cortile del Politecnico mentre altri ragazzi hanno occupato l'istituto di Fisica di via Pietro Giuria con striscioni con la frase "All eyes on Rafah".
A Palazzo Nuovo, i manifestanti hanno formato un corteo tra i corridoi entrando nelle aule e interrompendo le lezioni annunciando:
"Vogliamo annunciare che l’Università di Torino da oggi è occupata. Vi invitiamo ad aderire."
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Assemblee e incontri per tutti
L'intenzione non è impedire le lezioni, ma sensibilizzare altri universitari sulla questione palestinese e chiedere il boicottaggio accademico di Israele attraverso la denuncia da parte delle Università italiane dell'aggressione militare israeliana sulla popolazione della Striscia di Gaza.
I collettivi, in particolare l’organizzazione giovanile comunista Cambiare Rotta, i collettivi Studenti indipendenti e Torino per Gaza e il movimento femminista e transfemminista Non una di meno annunciano giorni di assemblee, incontri, momenti di cultura e socialità dedicati alla cittadinanza e non solo agli studenti.
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