Comizio in Piazza Castello

Ospedale No Vax: parte da Torino la raccolta fondi

La titolare della "Torteria" di Chivasso è diventata ormai una vera e propria leader nel movimento che si oppone alla campagna vaccinale.

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Un ospedale solo per No Vax e un camper da Torino in giro per l'Italia a fare propaganda, mentre intanto i responsabili dell'iniziativa "contano" quanti la pensano come loro nello Stivale. E' l'iniziativa messa in campo da Rosanna Spatari, la dinamica titolare della "Torteria" che è diventata un simbolo della protesta contro l'obbligo vaccinale e il certificato verde. Ne riporta gli estremi con dovizia di particolari "La Nuova Periferia" di Chivasso nel numero in edicola oggi 8 settembre 2021.

Se quello di Berlusconi appeso a una macchina, nel 2007 in Piazza San Babila a Milano, è passato alla storia come il "discorso del predellino", quello della Spatari venerdì sera in Piazza Castello a Torino si può tranquillamente definire come il "discorso del carro attrezzi".

Un discorso da leader

La pasionaria che si oppone alla politica vaccinale del Governo ha così arringato la folla:

"Dobbiamo rimanere tutti uniti ogni volta che andiamo a manifestare, dobbiamo andare in migliaia perché se no ci prendono per il c... e ci arrestano pure, ci portano in caserma senza aver fatto niente. E’ chiaro? Bisogna essere tutti uniti per qualunque manifestazione, perché hanno deciso di dividerci e perché ci vogliono tutti morti con questo tipo di vaccino. Il Governo fa terrorismo psicologico. Non c’è nessuna obbligatorietà, perciò fanno in modo di farci credere che ci sia. (...) E’ tutto un castello di carte, la magistratura, il Governo, la politica. Vi fanno firmare tutto, ma voi non firmate, non date il vostro consenso!! Non pagate più le multe, non sovvenzioniamo più questo Stato criminale. (...) Vogliono farci diventare come i cinesi con il Green Pass, il Qr-code per renderci numeri, schiavi. (...) Dobbiamo reagire. E’ ora di dire basta!! Noi accogliamo tutti, anche i pentiti del vaccino".

Bisogna sapere quanti

La Spatari ha messo quindi sul piatto i programmi per l’autunno: la prima cosa è sapere quanti No Vax ci sono in Italia. Come fare un censimento affidabile? Ragionando per difetto: basta contare le adesioni (firme) raccogliendole nelle piazze più importanti. Sempre la Spatari:

"Siamo milioni, ma ci dobbiamo contare. Dobbiamo sapere quanti siamo. Io voglio partire per un viaggio in tutta l’Italia, ho bisogno di un camper attrezzato. Apriamo un fondo e faccio un censimento di quanti siamo città per città e paese per paese. C’è bisogno di tutti. Diecimila persone (in Piemonte, ndr) a 100 euro ciascuno abbiamo già risolto".

Con un milione di euro cash, in effetti, può venir fuori un bel tour... Ma la proposta-shock è arrivata verso la fine: fondare una micro-società di No Vax, evidentemente chiusa, con un proprio ospedale e un laboratorio di analisi. Questa la provocatoria proposta:

"Possiamo fare una comunità tutta nostra. Possiamo aprire un ospedale, un laboratorio analisi. Intanto iniziamo a prepararcelo l’ospedale, facciamo insegnare le insegnanti che non possono andare a scuola dai nostri figli, non sovvenzioniamo più lo Stato".

Questo dunque lo stato dei fatti riguardo la proposta lanciata a Torino di aprire un ospedale per No Vax: ma sarà un'iniziativa davvero realizzabile?

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