TORINO

Nuova vita dell'ex scalo ferroviario Vallino

I collegamenti saranno garantiti dalla pista ciclopedonale che connette con piazza Nizza e dalla presenza della stazione della Metropolitana

Nuova vita dell'ex scalo ferroviario Vallino
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Questa mattina, è stato approvato dalla Giunta comunale, lo Studio Unitario d’Ambito “13.2/A Nizza” e il Piano Esecutivo Convenzionato (P.E.C.) dei sub ambiti B, C e D parte, su proposta dell’Assessore Paolo Mazzoleni.

32 mila metri quadrati

L'area oggetto di PEC, di circa 32mila metri quadrati, è collocata nel quartiere San Salvario, a ridosso dell’asse ferroviario:  è delimitata a nord da Corso Sommelier, ad est da via Nizza, a sud da via Argentero e a ovest dalle sedi ferroviarie.  

Il Piano Esecutivo Convenzionato

Il Piano Esecutivo Convenzionato, che prende vita dalle previsioni dell’ Accordo di Programma per la realizzazione del Centro di Biotecnologie Molecolari (Sub-Ambito D parte), disegna un vero e proprio nuovo pezzo di città, su un’area finora inutilizzata che sarà dotata, oltre che di nuove palazzine residenziali e due medie superfici commerciali, di molti servizi a disposizione della cittadinanza.

La vocazione dell’area  sarà fortemente universitaria: verrà realizzata una residenza temporanea per studenti e lavoratori lungo il corso Sommelier, mentre nella zona sud, il progetto propone la localizzazione di una piastra sportiva al servizio del quartiere e degli studenti che vi gravitano, nonché a completamento delle strutture sportive già attive nelle vicinanze.

Pista ciclopedonale

I collegamenti saranno garantiti dalla pista ciclopedonale che connette con piazza Nizza e dalla presenza della stazione della Metropolitana.

Gli edifici esistenti, tutelati dalla Soprintendenza, che affacciano su Piazza Nizza verranno riutilizzati con funzioni di servizio.

“Con l’approvazione di oggi – sottolinea l’Assessore Paolo Mazzoleni - si aggiunge un tassello fondamentale al lungo iter per la riqualificazione dell’ex Scalo Vallino. Un’operazione fondamentale che completa e si mette al servizio di una parte di città già oggi densa e vissuta. Le funzioni che si insedieranno renderanno l’ex scalo, finora quasi nascosto e dimenticato, un campus urbano vivo e frequentato in diversi momenti della giornata e da diversi target. Anche grazie al progetto delle opere di urbanizzazione, l’impatto sarà positivo su tutta la zona.”

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