"Non siamo terroristi": cento attivisti No Tav querelano La Repubblica
Clamorosa iniziativa del movimento ambientalista che si oppone all'Alta Velocità in Val di Susa: nel mirino un'improvvida uscita in tivù.
Un centinaio di attivisti No Tav hanno deciso di querelare il direttore del quotidiano "La Repubblica" Maurizio Molinari per una sua improvvida uscita in televisione, quando ha definito il movimento ambientalista come "un'organizzazione violenta" e (che è peggio) "quel che resta del terrorismo". Il numero uno di Piazza Indipendenza, nato a Roma nel 1964, si era espresso in questi termini durante un'intervista alla trasmissione "Mezz'ora" di Lucia Annunziata. Un'uscita che non è andata giù a molti attivisti No Tav: ci saranno anche stati scontri con le Forze dell'Ordine in passato durante le manifestazioni, ma da qui a paragonare i disubbidienti della Valsusa alle Brigate Rosse... ce ne passa eccome! Semmai un parallelo più calzante potrebbe essere azzardato con il movimento no-global e con i centri sociali di estrema sinistra, magari di area anarchica. Ma non certo con i gruppi di fuoco che hanno terrorizzato l'Italia negli Anni 70. Insomma, al di là delle convinzioni personali pare proprio che un'eventuale querela di parte possa trovare appigli per essere portata avanti ed eventualmente discussa in sede di giudizio.
Una bella grana per il grande giornalista romano. Anche se (c'è da scommetterci) il gruppo Gedi Editoriale che edita il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari non avrà problemi nel far fronte ad eventuali risarcimenti imposti dal giudice. Così l'avvocato Valentina Colletta (intervistata dal quotidiano Fatto) che tutela i No Tav:
"Le querele sono indirizzate alla procura di Milano. Siamo andati anche dai Carabinieri di Susa. Presto lo faremo in tutta Italia".
Insomma una specie di class action in grado di mettere in seria difficoltà anche un colosso economico come il prestigioso quotidiano Repubblica. A meno che Molinari non decida di fare un passo indietro e, per evitare ulteriori guai, voglia cospargersi il capo di cenere chiedendo scusa pubblicamente. Staremo a vedere, intanto un centinaio di attivisti No Tav hanno presentato querela contro il direttore del quotidiano La Repubblica.
(nella foto di copertina, Molinari in tivù su RaiTre alla trasmissione "Mezz'ora")
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