quartiere santa rita

Nella notte spunta una nuova (falsa) corsia ciclabile: l'originale protesta dei Fridays For Future

Un segnale forte e chiaro contro il DDL Salvini sulla mobilità che limita pesantemente la transizione ecologica sulle nostre strade

Nella notte spunta una nuova (falsa) corsia ciclabile: l'originale protesta dei Fridays For Future
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Il quartiere Santa Rita questa mattina si è svegliato con una sorpresa: una nuova (falsa) corsia ciclabile nel tratto di corso Orbassano tra via Tirreno e piazza Santa Rita.

L'azione di protesta dei Friday for Future

Lo diciamo subito, dietro non c'è una decisione presa a tavolino dal Comune, bensì un'azione di protesta da parte degli attivisti del Fridays for Future, associazione ambientalista che si ispira al movimento di Greta Thunberg.

Nella notte i "Fridays"sono quindi scesi in strada armati di vernice e hanno disegnato sull'asfalto la nuova corsia per dare un segnale forte e chiaro contro il DDL Salvini sulla mobilità che limita pesantemente la transizione ecologica sulle nostre strade.

La scelta è ricaduta su Corso Orbassano perché si tratta di una direttrice molto frequentata dai ciclisti, che sono esposti ai pericoli mortali delle automobili. Un collegamento importante che non dovrebbe essere sprovvisto di protezioni adeguate.

Un messaggio al Governo

Gli attivisti, attraverso una nota stampa diramata sui social, hanno rivendicato la loro azione scrivendo:

✨️ Questa notte è comparsa una nuova corsia ciclabile nel tratto di corso Orbassano tra via Tirreno e piazza Santa Rita. Abbiamo tracciato la ciclabile per contestare, come già successo in altre città, il DDL Salvini sulla mobilità, che limita pesantemente la transizione ecologica sulle nostre strade.

⛔️ La nostra azione simbolica arriva in risposta alle politiche aggressive verso le alternative all'automobile, in particolare alle modifiche del Codice della Strada tra cui:
- la modifica delle condizioni di sicurezza nel sorpasso delle automobili
- le limitazioni alle corsie ciclabili, più difficili da
realizzare
-la riduzione del doppio senso ciclabile e l'eliminazione dell'obbligo per gli automobilisti di precedenza
- il ridimensionamento della zona di attestamento ciclabile
- il peggioramento della strada urbana ciclabile e della segnaletica

🌍 Quello che noi proponiamo in alternativa è un modello sostenibile per uno spazio urbano a misura di persona, a partire dalla zona 30 e da maggiori incentivi per le biciclette e il trasporto pubblico.

⚠️ Abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro al Governo e all'amministrazione della Città di Torino, perché un cambio di paradigma sulla mobilità è più urgente che mai e non ci possiamo permettere passi indietro.

 

 

Di certo il messaggio è arrivato e i ciclisti, almeno per questa mattina, ringraziano.

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