Luogo di culto

Moschea al posto dell’ex Officina Nebiolo, la seconda ufficialmente riconosciuta in Italia

Un progetto che segna una svolta storica per la comunità musulmana torinese e del Piemonte; previsto anche uno studentato con 80 posti letto

Moschea al posto dell’ex Officina Nebiolo, la seconda ufficialmente riconosciuta in Italia
Pubblicato:

La fabbrica dismessa di via Bologna a Torino diventerà una Moschea: sarà una delle prime “ufficiali” in Italia.

Una Moschea al posto dell’ex «Officina Nebiolo»

Lungo via Bologna sorgerà la prima moschea ufficialmente riconosciuta dal punto di vista urbanistico, un progetto ambizioso che segna una svolta storica per la comunità musulmana torinese e del Piemonte.

Dopo anni di riunioni in spazi improvvisati, come garage e officine, i musulmani di Torino avranno finalmente un luogo di culto regolare e autorizzato. Il complesso, che sorgerà nelle ex officine Nebiolo, sarà molto più di una semplice moschea: verrà realizzato un centro multifunzionale che includerà una biblioteca, uno spazio espositivo e uno studentato. L'iniziativa, promossa dalla Confederazione Islamica Italiana (Cii), punta a realizzare una struttura con una capienza di mille fedeli.

Lo studentato ospiterà 80 posti letto, mentre la moschea, comprensiva dell'area dedicata alle donne, si estenderà su circa 1.300 metri quadrati.

Più di un semplice edificio religioso

L'architetto Vittorio Jacomussi, già noto per aver progettato il padiglione algerino all'Expo, ha concepito un luogo che vuole essere più di un semplice edificio religioso. L'ingresso sarà pensato come una piazza aperta, con pareti mobili che permetteranno una grande flessibilità degli spazi, con l'obiettivo di creare un centro accogliente e in armonia con il quartiere.

Lungo e articolato è stato il percorso per realizzare questa moschea. L'idea risale all'amministrazione di Chiara Appendino, che concesse l'area per 99 anni. Successivamente, con il sindaco Stefano Lo Russo, si è giunti all'inserimento della categoria "centro di culto" nella normativa locale nel 2022.

Ora, dopo anni di negoziazioni, la Sovrintendenza ha finalmente dato il via libera definitivo. Il costo complessivo è stimato in 17 milioni di euro, con circa 8 milioni già stanziati dal Re del Marocco.

Questa sarà la seconda moschea ufficialmente riconosciuta in Italia, dopo quella di Roma: un traguardo importante che rappresenta un passo significativo verso l'integrazione e il riconoscimento della diversità religiosa nel tessuto urbano italiano. Il minareto, che sorgerà lungo via Bologna, diventerà un simbolo architettonico e un segno concreto di dialogo fra le culture.

Seguici sui nostri canali