Mohammad Al-Hariri al Museo Egizio per vedere la sala dedicata al nonno, l'eroe di Palmira
All'archeologo ucciso dall'Isis è stata dedicata la Galleria della Scrittura
Questa mattina, 22 gennaio 2024, Mohammad Al-Hariri, nipote del professore di Palmira Khaled Al Asaad e vincitore della borsa di studio della Regione Piemonte e del Centro Conservazione e Restauro della Venaria Reale, ha visitato il Museo Egizio di Torino, che proprio alla memoria dell'archeologo ucciso dall'Isis ha dedicato la Galleria della Scrittura.
1000 mq inaugurati dal Museo il 21 dicembre 2023 e riservati ai geroglifici e alle antiche scritture egiziane. Circa 250 reperti e installazioni multimediali sulla storia antica della scrittura.
L'eroe di Palmira
L'assessore alla Cooperazione internazionale della Regione Piemonte Maurizio Marrone, presente alla visita, ha dichiarato:
Non è un caso che il Museo Egizio abbia voluto dedicare una sala all'eroe di Palmira e che il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale sostenga la formazione di suo nipote e di altri giovani archeologi siriani. È un motivo di orgoglio per la nostra cooperazione internazionale piemontese mettere al centro la cultura come ponte di dialogo con il mondo arabo in un momento di forte destabilizzazione del Medio Oriente. Come ci insegnava Khaled Al Asaad, la conservazione del patrimonio ereditato dalle nostre antiche civiltà è la strada giusta per costruire la pace.
Queste le parole del presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin e il direttore del Museo, Christian Greco:
Il Museo Egizio da anni valorizza la collaborazione accademica, la ricerca scientifica e la formazione dei giovani a livello internazionale. Si inserisce in questo solco la piena collaborazione con la Regione Piemonte e con il Centro di Conservazione e Restauro della Venaria Reale, che auspichiamo sia foriera di ponti tra le diverse sponde del Mediterraneo e di collegamenti tra i paesi e le culture del Medio Oriente.
Alfonso Frugis, presidente e Sara Abram, segretario generale del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”hanno aggiunto:
Siamo certi che questo intervento di supporto da parte del CCR, in termini di scambio di competenze, possa contribuire alla costruzione di percorsi di conservazione per preservare il patrimonio siriano e per la futura fruizione da parte della comunità, anche come manifestazione tangibile dalla cooperazione tra Paesi. Un intervento che ancora una volta conferma lo sguardo comune con il Museo Egizio, primo partner scientifico del CCR, verso la comunità internazionale per la conservazione e la trasmissione dei beni culturali
Chi è Mohammad Al-Hariri
Mohammad Al-Hariri, nipote del professore di Palmira Khaled Al Asaad, è vincitore della borsa di studio messa a disposizione dalla Regione Piemonte all'interno del progetto World Heritage Hero e dello Young Professionals Forum (YPF) con il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale e H.Opes Foundation.
Neolaureato alla Facoltà di Archeologia dell'Università di Damasco, ha raccolto la preziosa eredità scientifica e morale del nonno che fino all'estremo sacrificio difese i beni archeologici di Palmira dai terroristi dell'Isis.
Il progetto, che vedrà Mohammad soggiornare per tre mesi alla Venaria Reale, fino a fine marzo, è finalizzato allo sviluppo di un percorso di capacity building per giovani professionisti siriani responsabili della salvaguardia del patrimonio culturale e studenti meritevoli, anche tramite borse di studio in Italia finalizzate al completamento di percorsi formativi e all'intervento sulla Sala Damascena del Museo Nazionale di Damasco in Siria.
La tragica fine di Khaled Al Asaad
Prima di essere catturato, l'ex capo della direzione generale delle antichità e dei musei di Palmira, Khaled Asaad, 82 anni, era riuscito a nascondere centinaia di statue in un luogo sicuro, ma gli uomini del Califfato lo hanno trovato e imprigionato. Per quattro settimane lo hanno torturato per sapere dove fossero i reperti nascosti. Poi gli hanno tagliato la testa davanti a un pubblico che ha assistito all'esecuzione. Infine, hanno appeso il suo corpo a una colonna.