Migranti, il prefetto Ruberto: "Torino è al limite. Si utilizzino gli immobili vuoti"

La gestione dei migranti diventa sempre più complicata non solo al sud ma anche in Piemonte, in particolare a Torino. Crescono le unità che hanno bisogno di un tetto e di un pasto caldo ogni giorno ma gli immobili dedicati all'accoglienza dei migranti non bastano più.

Sul tema migranti, il prefetto del capoluogo piemontese, Raffaele Ruberto, ha fatto sapere alla TGR PIEMONTE:

"Nelle ultime settimane il numero di migranti è stato intorno alle 500-600 unità. E' ancora un trend abbastanza regolare rispetto a quanto si dice, nel senso che noi abbiamo sempre accolto questi numeri. Che la situazione sia ai limiti della capienza non lo possiamo negare. Però, fino ad oggi, Torino è riuscita a dare una risposta. Tutti i giorni noi iniziamo con zero posti e arriviamo alla fine della giornata che siamo riusciti con la buona intenzione di tutte le componenti, anche del terzo settore, a dare un tetto. Non tanto degli enti gestori, dato che alcuni sono anche ben strutturati dal punto di vista gestionale. Sono i contenuti che al momento scarseggiano. E' stato fatto tutto il possibile. Ora dobbiamo fare uno sforzo anche di inventiva, andare a reperire gli immobili dismessi, magari anche di proprietà pubblica e adattarli alle esigenze. L'unico limite è quello dei tempi. L'adeguamento di un immobile richiede delle tempistiche che non sempre sono compatibili con le urgenze del caso".