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Mettersi il costume e buttarsi nel Po a gennaio, sono pazzi? No, sono "Orsi polari" e noi ne abbiamo conosciuta una

Le parole di Giulia: "Mi tuffo perché penso che il Po debba tornare una risorsa a disposizione di tutti, un posto dove fare anche il bagno senza paura"

Mettersi il costume e buttarsi nel Po a gennaio, sono pazzi? No, sono "Orsi polari" e noi ne abbiamo conosciuta una
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Buttarsi nel Po di Torino nella settimana più fredda dell'anno. Quella che per alcuni suona quasi come una tortura per altri è una tradizione antica da onorare.

Basti pensare che il primo cimento nel Po risale al 1899. Quest'anno l'appuntamento è fissato per il 26 gennaio 2025 al Circolo Canottieri Caprera in Corso Moncalieri 22. Il Cimento Invernale, detto anche Orsi polari venne inaugurato dal colonnello Nino Vaudano, appassionato fondatore della Rari Nantes Torino e tra i primi promotori del nuoto italiano.

Da allora, senza interruzione, durante l'ultima settimana di gennaio, caratterizzata da temperature rigide e spesso nevose, un gruppetto di temerari si butta in acqua e fa qualche bracciata nel fiume torinese. Poi, tutti a scaldarsi con vin brulé e the caldo.

"Orsi Polari" nel 2022

Avvicinare i torinesi al Po

Il Cimento Invernale non è solo una bella festa ma ha come obiettivo quello di avvicinare i cittadini al fiume Po. L’intento è dimostrare che si può bagnare in tutta sicurezza anche nelle acque aperte e, allo stesso tempo, richiedere rispetto per un ecosistema naturale, che va trattato con affetto, inquinandolo il meno possibile. Ma è anche un'occasione per sostenere progetti benefici del territorio torinese poiché la quota di partecipazione è di fatto una donazione per sostenere i progetti della ToSwim Inclusive Academy. Un evento che ha un’ampia ricaduta sociale e mediatica non solo sulla Città di Torino ma anche a livello nazionale ed internazionale trattandosi di un evento che ha superato il secolo di vita.

A partire dall'edizione del 2024, la Rari Nantes Torino, società organizzatrice della manifestazione, dopo aver sostenuto organizzazioni come La Fondazione Faro e la Fondazione Forma, ha deciso di sostenere i progetti benefici della ToSwim Inclusive Academy, focalizzati a creare opportunità di accesso al nuoto a persone affette da disabilità fisiche e mentali.

Come partecipare

Per partecipare alla manifestazione si richiede una donazione minima di 10 euro da effettuare online con carta di credito o Satispay. La donazione sarà interamente devoluta ad uno dei progetti della ToSwim Inclusive Academy ed in particolare modo per finanziare corsi di nuoto a persone affette da disabilità fisiche, intellettive e sensoriali.

Fondamentale per il tuffo un certificato medico di sana e robusta costituzione fisica corredato da elettrocardiogramma a riposo non antecedente a un mese, oppure con certificato di visita medico-sportiva. La certificazione dovrà essere esibita all'atto dell'iscrizione.

Perché partecipare

Scommettiamo però, che ancora non siete convinti dei motivi per buttarvi nel Po. Beh, nemmeno noi e quindi ne abbiamo parlato con Giulia Menegatti, una carriera nel teatro e nel mondo culturale e una grande passione per lo sport, Giulia di solito è abituata a solcare le acque del fiume torinese in canoa, quest'anno ha deciso di lanciarsi in questa impresa.

Qualche mese fa ha anche partecipato in squadra con altri volontari (capitanati da Alessandro Adami e Marco Bonfante) alla Trash Challenge 2024 per ripulire il Po e le sue sponde raccogliendo plastica incastrata tra le fronde dei rami vicino alla sponda del fiume. Tante le bottigliette di plastica, ma anche polistirolo, tessuti e biciclette. Purtroppo sono ancora in tanti a "scambiare" il fiume per una discarica a cielo aperto.

Certo una descrizione che non invoglia a mettere neanche un piede là dentro e allora lo chiediamo direttamente a lei:

Giulia cosa ti spinge (nel vero senso della parola) in acqua?

Giulia Menegatti

Ecco cosa ci ha risposto:

Faccio una piccola premessa: io non sono una canoista esperta, ma lo faccio con grande passione. Vivere il fiume è un bellissimo contatto con la natura in città. Gli spazi blu fanno bene all'equilibrio corpo mente.

Ho trovato un gruppo di persone che condivide questi ideali prendendosi cura del fiume e del territorio.

Mi tuffo perché penso che il Po debba tornare una risorsa a disposizione di tutti, un posto dove fare anche il bagno senza paura.

Come dice un famoso spettacolo teatrale: "A Torino non ci manca che il mare a risplendere forte".

Diciamoci la verità, forse non tutti andremo a cercare il costume nell'armadio, ma una certa attenzione alla salute del nostro fiume, quella sì, la possiamo sicuramente migliorare.

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