Mattarella interviene sul caso del cronista picchiato a Torino: "Stop alle aggressioni, giornalismo è documentare senza sconti”
"Ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica"
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della tradizionale cerimonia del Ventaglio al Quirinale da parte dell'Associazione stampa parlamentare ha parlato del caso del cronista de La Stampa, Andrea Joly, aggredito dai militanti di estrema destra per aver cercato di documentare lo svolgimento di una festa in cui si inneggiava al duce.
Le dichiarazioni di Sergio Mattarella
Il presidente ha dichiarato:
"Va sempre rammentato che i giornalisti si trovano ad esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all'art.21 della nostra Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo. Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l'informazione è esattamente questo, come anche a Torino nei giorni scorsi: documentazione dell'esistente, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati. Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni".
"Per citare ancora una volta Tocqueville, 'democrazia è il potere di un popolo informato'. Ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica".
I fatti
Nella sera del 20 luglio 2024 Andrea sta passeggiando nel quartiere San Salvario quando viene attirato da qualcosa. Davanti al circolo Asso di bastoni c'è una festa e lui si avvicina con il telefono in mano per riprendere la scena.
"Perché ci filmi?" gli chiedono alcuni militanti di CasaPound, passano pochi istanti e Andrea viene preso a calci e spintoni, poi quasi strangolato, un lungo attimo passato senza respirare, poi l'aggressore lascia la presa, forse perché dal balcone i residenti urlano terrorizzati per la violenza della scena.
Sarà poi lo stesso cronista a raccontare tutto al suo giornale:
"E' capitato a me, ma poteva capitare a qualsiasi cittadino curioso"
Già, perché Andrea Joly si era avvicinato al locale per documentare una festa, ma non una qualsiasi, nel cuore della movida torinese - tra fumogeni, cori e inni al duce - si stava svolgendo "La Festa della Torino Nera".
Le indagini
La Digos arriva presto ad identificare i principali aggressori di Joly. Qualcuno, in passato, era già stato denunciato per manifestazioni non autorizzate, danneggiamento e oltraggio a pubblico ufficiale. Nessuno avrebbe condanne definitive, questa volta invece rischiano il processo.
Il pm Paolo Scafi ha disposto una perizia medica per valutare i danni fisici procurati al cronista. Per la procura di Torino le ipotesi di reato sono lesioni e violenza privata aggravata dai "futili motivi".
La manifestazione di solidarietà
Ieri, nel tardo pomeriggio, sotto la prefettura di Torino si è svolto un presidio organizzato da ordine e sindacato dei giornalisti.
"La solidarietà che stiamo esprimendo come società civile è uno degli aspetti più importanti che fanno di Torino ancora una città molto sensibile e molto vicina al tema di un'informazione corretta, coerente e libera" ha detto ai microfoni del Tgr Silvia Garbarino, segretaria dell'Associazione Stampa Subalpina.
Per la Regione è intervenuta la sottosegretaria Claudia Porchietto ribadendo la soliderietà del presidente Alberto Cirio. Mentre la vicesindaca Michela Favaro ha ribadito il "dna antifascista" di Torino.
Cos'è la cerimonia del Ventaglio
La cerimonia del Ventaglio è il rito di consegna di un ventaglio decorato al Presidente della Repubblica Italiana e ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato, tradizionale omaggio da parte dell'Associazione stampa parlamentare (ASP), che si tiene annualmente tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto, a Palazzo del Quirinale, Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama (o Palazzo Giustiniani), in vista della chiusura dei lavori parlamentari per la pausa estiva.
Il ventaglio viene consegnato dal presidente dell'ASP; alla cerimonia partecipano il Direttivo, gli iscritti all'associazione e varie personalità del giornalismo, nonché alte cariche del Governo italiano ed esponenti del Parlamento. L'occasione è colta principalmente per fare un bilancio sull'anno di attività politica e parlamentare, per consegnare i premi giornalistici istituiti dall'ASP nonché per scambiarsi auguri di buone ferie.