Masterchef al Museo Nazionale del cinema di Torino: un viaggio tra sapori e film
Tra triglie al bar e piatti splatter ha vinto un vero colossal: il fagiano di Niccolò e Michela
Ieri sera, giovedì 15 febbraio 2024, Torino e il Museo Nazionale del Cinema sono stati protagonisti della tredicesima edizione di Masterchef.
La società di produzione Endemol Shine Italy Spa ha scelto la città della Mole per girare la puntata del programma. Le riprese si sono svolte a luglio 2023 con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, all’interno della Mole Antonelliana.
Nell’episodio andato in onda ieri, 15 febbraio 2024, su Sky Uno alle 21.15, i cuochi sono stati ospitati per la prova in esterna al Museo Nazionale del Cinema, dove è stata allestita la cucina in cui i concorrenti si sono messi al lavoro per superare la difficile prova culinaria.
Bruno Barbieri, Giorgio Locatelli e Antonino Canavacciuolo hanno fatto la loro entrata in scena scendendo con l'ascensore panoramico della Mole e presentando lo chef torinese Davide Scabin come ospite della puntata, allo chef Antonino Canavacciuolo il compito di spiegare il senso della prova di ieri:
La cucina e il cinema sono due arti fondamentali per l'umanità e come succede sempre tra le arti c'è un dialogo.
I piatti proposti
I piatti in gara quindi dovevano ispirarsi a film che avevano in comune l’essere ambientati o girati a Torino, vediamo le associazioni tra le tre brigate e gli altrettanti film.
Brigata blu (Antonio e Kassandra)
La Triglia al bar dei blu è ispirata al film "Bar dello Sport"( film del 1983 diretto da Francesco Massaro e con protagonisti Lino Banfi e Jerry Calà) , un piatto che però è stato giudicato poco giocoso e poco attinente al film.
Brigata rossa (Eleonora e Sara)
Piatto splatter per la brigata rossa che ha presentato animelle ispirate a "Profondo Rosso" (film horror del 1975 diretto da Dario Argento), bello esteticamente e buono di gusto secondo i critici, ma forse non troppo spinto visto il tema.
Brigata gialla (Niccolò e Michela)
L'Amouse Bouche dei gialli con nocciole, vermouth e peperoni, è stata giudicata bella cromaticamente e di buon equilibrio, cinematograficamente convincente. Ma è il fagiano ripieno ispirato a"Cabiria" (film muto del 1914 diretto da Giovanni Pastrone, considerato il più grande colossal e il più famoso film italiano del cinema muto) giudicato decisamente buono e grintoso, a convincere i critici unanimi nel dire che l'opulenza e lo sfarzo erano ben comunicati dal piatto.
Le creazioni sono state giudicate con un punteggio tra 1 e 5 da giornalisti e critici gastronomici e anche da esperti di film e critici cinematografici, tra gli assaggiatori d’eccezione anche i critici Gianni Canova e Steve Della Casa.
Alla fine, il piatto "da Oscar" è stato il fagiano dei gialli Niccolò e Michela. Al secondo posto si sono piazzate Eleonora e Sara, all'ultimo posto Antonio e Kassandra.
Pressure test
Le due brigate che si sono affrontate nel Pressure test sono state quella Blu e quella Rossa. Il tema questa volta era lo street food.
Ecco i piatti presentati dai concorrenti:
Eleonora: "Gelato dolce un po' salato", coni di pasta brick, ripieni di chili messicano e cavolo sbollentato con crema di avocado.
Sara: "Tortelli d'asporto", tortellini fritti ripieni di carne, cavolo, cipolloto e salsa messicana.
Antonio: "Croccancino", crocchette di patate ripiene di carne alla paprika.
Kassandra: "Giagia", involtino di pasta brick con carne, peperoni, cavolo e crema di fagioli.
A lasciare il programma è stata Kassandra: ora gli aspiranti chef rimasti in gara nel cooking show sono solo cinque: Michela, Niccolò, Antonio, Eleonora e Sara. La finale è prevista per il 29 febbraio.