Mariagiovanna Ferrante, da giornalista professionista a pornostar
Ha lavorato al quotidiano La Stampa e all'Agenzia Ansa
Da operatrice dell'informazione a pornostar. È il salto che ha fatto la giornalista professionista, Mariagiovanna Ferrante, originaria di Pagani, laureata in Lettere moderne con tesi in letteratura comparata "sul personaggio della donna vampiro". Ha lavorato nel corso della sua carriera per diverse testate come: il quotidiano "La Stampa" e "l’agenzia Ansa".
Da un po' di tempo, come detto, fa "imprenditrice pornostar" e ha un nome d'arte: Mary Rider.
L'intervista
Mariagiovanna, in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno, racconta della sua vita che ha all'ombra della Mole Antonelliana insieme alla sua dolce metà ("Capitano Eric") che è un volto molto noto nell'ambito in cui le stessa opera da diverso tempo.
Suo marito, grazie alle sue capacità imprenditoriali, ha messo su un'attivita di servizi erotici per le persone maggiorenni e la casa di produzione video Spicylab e un sexyshop, sempre nel capoluogo sabaudo.
Sin da piccolina - racconta nell'intervista - è stata sempre una persona molto razionale, tranquilla e poco studiosa anche se le sue performance dimostravano il contrario in senso positivo.
"Fino ai 12 anni mi sentivo un brutto anatroccolo poi grazie a Cioè, che per noi adolescenti dell’epoca era un po’ il Vangelo, che rispondeva ai nostri problemi esistenziali, sono riuscita a sbloccarmi".
Mary ha sottolineato anche che i suoi genitori sono sempre stati poco severi e nemmeno troppo "confidenziali" e che ha avuto il suo primo "rapporto sessuale" all'età di 18 anni. Un periodo della sua vita consono in cui nessuno avrebbe potuto dirle qualche cosa in merito.
La maturità
Alla domanda sul suo percorso scolastico ha risposto:
"Veramente i miei avrebbero voluto che facessi lo scientifico a Pagani e l’università a Salerno. Ma ho puntato i piedi e sono andata via da casa per studiare. Mi rifiutai di prendere il diploma magistrale e invece di partecipare al concorso per insegnante feci domanda per borse di studio in Inghilterra".
Durante la sua attività di studio è riuscita a vincere l'Erasmus che le aveva permesso di fare un viaggio che "doveva" durare nove mesi, peccato che un incidente stradale l'ha poi costretta a stare prima trenta giorni in coma e poi ad un mese di degenza. Al termine delle cure anziché continuare ha preferito lasciare la meta che aveva raggiunto ed è tornata a Pagani, in provincia di Salerno.
Dalle colonne del giornale del sud Italia ha anche rimarcato il perché ha scelto una tesi con un tema molto particolare definendola come qualcosa che "rispecchiava la sua personalità di donna fuori dagli stereotipi" e il piacere che prova per la scrittura che ha ancora, nonostante faccia la pornostar.
"Cominciai la pratica giornalistica, uno dei miei maestri fu Goffredo Locatelli, scomparso un anno fa, che dirigeva una rivista di Scafati, Albatros, con cui cominciai a collaborare. Nel 2001, feci il primo articolo in particolare la classica inchiesta su come tornare in forma dopo i bagordi natalizi".
Nella città dei quattro fiumi la giornalista ha frequentato un master (dopo essersi sposata), ha lavorato nel periodo estivo a "Cronaca Qui" e ha fatto uno stage al quotidiano torinese, La Stampa nel lontano 2008. Successivamente approda, sempre nella veste di stagista, all'Ansa di Napoli, nella sua regione natale dove si è occupata di emergenza rifiuti, dei cortei contro le discariche.
"Feci con una collega di Repubblica lo scoop di intervistare al Cardarelli il sopravvissuto della strage degli immigrati a Casal di Principe. Fu un’esperienza molto formativa che mi mancò quando tornai a Torino e lavorai da ufficio stampa di Italia dei Valori alla Provincia".
Alla domanda del perché lei si è allontana dal mondo del giornalismo ha risposto:
"Ero una precaria e nel momento in cui sei pagata a cottimo ti retribuiscono solo quello che produci. Le mie proposte erano inchieste, approfondimenti e spesso non venivano neanche ascoltate. Così un po’ alla volta ho iniziato ad allontanarmi dal mondo del giornalismo".
Il legame con Torino
La giornalista ha un forte legame con la città della Mole dove, come dicevamo, ha lavorato per i quotidiani ma ha anche scoperto locali per scambisti insieme al marito.
La pornostar
La sua attività di pornostar è iniziata esattamente dieci anni fa, dopo che Mariagiovanna ha frequentato il marito nei cub privée in cui imparò ad utilizzare i tacchi e completini sexy cosa che non fece mai quando era nella veste di giornalista. Soltanto dopo approvò nel mondo dello scambismo.
Due anni a seguire, nel 2014, incontrò per la prima volta Rocco Siffredi con cui ebbe la prima esperienza personale.
"Pensare che appena qualche mese prima stavo ancora alla scrivania a scrivere articoli! Da allora ho girato più di 500 video".
E alla domanda se e come i suoi genitori l'avessero scoperto ha detto:
"Lo scoprirono loro per caso, in occasione di Juventus-Napoli del 2015: in famiglia siamo tutti tifosissimi e mio padre era iscritto a un gruppo su facebook dove a un certo punto riconobbe la figlia, coperta dalla sola bandiera del Napoli, che prometteva che avrebbe fatto lo spogliarello se gli azzurri vincevano. Furono giorni difficili, oggi però con i miei sono in ottimi rapporti. Anche se evito di raccontare nel dettaglio quello che faccio".
Nella parte finale del racconto ha spiegato il significato del suo tatuaggio (un’araba fenice) che ha sulla coscia destra e che cosa vorrebbe fare in futuro. Il suo desiderio è quello di tornare a fare la giornalista ma con il taglio che piace a lei o diventare una politica nella veste di presidente della Repubblica o ministro. Non ultimo ha spiegato ai lettori del Corriere il Sinsworld:
«Un videogioco interattivo che stiamo lanciando a livello mondiale, realizzato da un team napoletano, in cui per la prima volta i protagonisti sono attori veri».