Manifestazione della Cgil a Roma: presente anche una delegazione della Fiom Torino
Le parole del segretario Landini: "Non siamo qui contro qualcuno ma perché venga ascoltato il lavoro, con l'obiettivo di riformare il Paese per rimettere al centro il lavoro, i diritti e la giustizia sociale".

La Cgil, ad un anno dall'assalto alla sede nazionale di corso d'Italia, si è ritrovata sabato 8 ottobre, a Roma, per svolgere la grande manifestazione in piazza del Popolo.
Chi è intervenuto sul palco
Dal palco sono intervenuti Livia Spera, segretaria generale Etf; Luc Triangle, segretario generale di Industriall Europa; Rosa Pavanelli, segretaria generale Psi; Esther Lynch, vice segretaria generale della Ces; Antonio Lisboa, segretario aggiunto della Cut Brasile; Maria Grazia Giannichedda, presidente Fondazione Basaglia; Giulio Marcon, portavoce Sbilanciamoci; Filippo Sotgiu, Fridays for Future.
All'evento ha partecipato anche una delegazione della Fiom Torino.
I temi al centro della manifestazione
La CGIL, assieme alle associazioni, ai sindacati internazionali e a tutti coloro che decideranno di partecipare, chiederà all’Italia e all’Europa di rimettere al centro i temi del lavoro e della giustizia sociale e al prossimo Governo rilancerà le sue dieci proposte.
Tra i punti del decalogo: l’aumento di stipendi e pensioni; l'introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una vera riforma del fisco; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette; un piano per l’autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili.

Le parole del segretario Landini
"Non siamo qui contro qualcuno ma perché venga ascoltato il lavoro", con l'obiettivo di "riformare il Paese per rimettere al centro il lavoro, i diritti e la giustizia sociale. Non abbiamo bisogno di uomini soli al comando. Abbiamo già pagato pesantemente in questi anni, sia per quelli che dicevano di essere di destra che di sinistra e poi facevano le stesse politiche. Bisogna trovare tutti insieme le soluzioni. La condizione è peggiorata", aggiunge. "Non vogliamo essere chiamati quando avete già deciso le cose. Lo dico a chi sta pensando di formare il governo perché ha vinto le elezioni". Così il segretario generale della Cgil. "Non abbiamo alcuna pregiudiziale, giudichiamo tutti per quello che fanno", rimarca Landini riferendosi al prossimo governo, ma "dò un consiglio: non utilizzi il metodo precedente, di chiamarci a palazzo Chigi per informarci di quello già deciso", in tal caso "eviti di chiamarci perché non abbiamo intenzione di fare i servi sciocchi di qualcuno".