TORINO

Maltempo, sulle creste alpine è tornata la neve

L'apporto nevoso che ora giace sul territorio montuoso garantirà (anche se per poco) l'acqua necessaria a ricaricare i fiumi e torrenti nella stagione calda che ha già avuto inizio

Maltempo, sulle creste alpine è tornata la neve
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La perturbazione dei giorni scorsi che ha riportato sul Piemonte copiose piogge ha imbiancato anche le creste alpine piemontesi. La dama bianca che si è depositata ad alta quota ha ridotto notevolmente il rischio di alluvioni in molte zone di Pianura Padana della nostra regione.

I dati di Arpa Piemonte

Secondo l'Arpa Piemonte, negli ultimi 3 giorni sono caduti dai 20 ai 40cm oltre i 2300-2400m nei settori dalle A. Lepontine alle A. Cozie nord: i valori maggiori sono stati registrati sulle A. Graie, dove la stazione del rifugio Gastaldi (2656) ha registrato circa 1 metro di nuova neve che si somma ai quantitativi dei giorni precedenti. Spostandoci verso i settori meridionali i quantitativi sono stati via via minori, con accumuli di 30cm oltre i 2600m sulle Cozie sud e valori inferiori sui settori meridionali, dove, date le quote, la precipitazione è stata prevalentemente in forma liquida e la poca neve caduta è andata presto in fusione. A causa del numero relativamente ridotto di stazioni nivometriche in quota, e del rapido assestamento del manto nevoso a causa della neve bagnata, che può determinare una sottostima della precipitazione, è utile osservare la mappa delle piogge degli ultimi 10 giorni per evidenziare le zone maggiormente interessate dalle nevicate in quota. La nuova neve risulta asciutta solo sulle cime più alte. Al di sotto dei 2500-2600m risulta fortemente umidificata/fradicia, e fonde rapidamente laddove si è depositata sul suolo che a inizio precipitazione era già scoperto. L’abbondante neve fresca, appesantita dal riscaldamento e dai fenomeni di pioggia su neve, ha determinato una diffusa instabilità superficiale già durante la nevicata e nelle fasi immediatamente successive con scaricamenti, “cascate di neve”, valanghe a lastroni e a debole coesione, con zone di distacco preferenziale in corrispondenza di pareti e zone rocciose.

L'apporto nevoso che ora giace sul territorio montuoso garantirà (anche se per poco) l'acqua necessaria a ricaricare i fiumi e torrenti nella stagione calda che ha già avuto inizio.

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Rigole da pioggia evidenti dall’immagine della webcam in prossimità della Diga del Serrù - Ceresole Reale (TO) a 2294m (fonte: CNR-IRPI)
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Rigole da pioggia evidenti dall’immagine della webcam in prossimità della Diga del Serrù - Ceresole Reale (TO) a 2294m (fonte: CNR-IRPI)

Vallone del Chisonetto, Sestriere (TO), 22/05/2023 - Intensa attività valanghiva, di superficie e di fondo (fonte: Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie)
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Vallone del Chisonetto, Sestriere (TO), 22/05/2023 - Intensa attività valanghiva, di superficie e di fondo (fonte: Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie)

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