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Lo studio di UniTo: i pesticidi usati "in deroga" per le emergenze tossici per api, ambiente e salute umana

Viviamo in uno stato di stabile emergenza agricola che agisce in deroga al Regolamento Europeo con ripercussioni sulla vita di tutti noi

Lo studio di UniTo: i pesticidi usati "in deroga" per le emergenze tossici per api, ambiente e salute umana
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Una studio appena pubblicato su Science of the Total Environment, condotto dal BeeLab, il Laboratorio sulla Salute e sul Comportamento degli Impollinatori coordinato dal Prof. Simone Tosi, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, ha investigato sull’utilizzo di autorizzazioni emergenziali “in deroga” dei pesticidi e sui conseguenti effetti collaterali per la salute umana, degli impollinatori e dell’ambiente intero.

Autorizzazioni non conformi alle norme UE

I pesticidi autorizzati in deroga possono essere utilizzati indipendentemente dal risultato negativo del processo di Valutazione del Rischio, che include una serie di test sperimentali necessari a stimare la contaminazione ambientale e gli effetti collaterali di questi prodotti, valutandone infine l’impatto per l’uomo e l’ambiente. Tali autorizzazioni in deroga dei pesticidi permettono quindi di controllare emergenze agricole sorvolando sui danni collaterali causati. Vi sono perciò dei limiti: tali deroghe possono solo essere concesse per emergenze circoscritte nel tempo e nello spazio.

Racconta il Prof. Simone Tosi, coordinatore della ricerca:

"L'Unione Europea regola l’autorizzazione dei pesticidi attraverso il processo di Valutazione del Rischio con lo scopo inderogabile di salvaguardare la salute dell’uomo e dell’ambiente"

Luca Carisio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta e primo autore dello studio, continua:

“Tuttavia, gli Stati Membri possono agire in deroga a questo processo e concedere l'Autorizzazione d’Emergenza di pesticidi non autorizzati tramite la Valutazione del Rischio. Per gli elevati rischi connessi, queste Autorizzazioni d’Emergenza sono permesse solo in circostanze eccezionali di emergenza agricola. Il loro uso deve però essere limitato: le deroghe non possono essere più lunghe di 120 giorni, e devono essere svolte ricerche simultanee sulle strategie alternative e più sostenibili.”

Pesticidi altamente tossici

Questa prima valutazione scientifica approfondita dei processi di Autorizzazione d’Emergenza dimostra come siano ampiamente utilizzati dai Paesi Membri dell’Unione Europea. Tuttavia, molte di queste autorizzazioni emergenziali risultano sorprendentemente non conformi alle normative UE, poiché concesse per periodi più lunghi di quanto prescritto dalla legge e rinnovate in modo ricorrente per gestire la stessa emergenza nel tempo. Inoltre, il 21% di queste autorizzazioni ha permesso l'uso di pesticidi altamente tossici, che non sono approvati dai processi regolari di Valutazione del Rischio.

Dichiara il Prof. Simone Tosi:

“Il nostro studio dimostra che l'ampio uso delle Autorizzazioni d’Emergenza nel tempo e nello spazio porta alla contaminazione ambientale da parte di numerose sostanze attive non approvate e altamente tossiche. Viviamo in uno stato di stabile emergenza agricola che agisce in deroga al Regolamento Europeo, con profonde implicazioni per gli esseri umani, gli altri animali e l'ambiente. Questa ricerca ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di un ambiente e di un'agricoltura più sostenibili e sicuri per gli esseri umani e gli altri animali”.

L'uso prolungato delle Autorizzazioni d’Emergenza e il limitato sviluppo di alternative sollevano preoccupazioni sulla sostenibilità delle pratiche agricole ed i relativi impatti sulla salute a lungo termine.

Conclude Luca Carisio:

“La nostra ricerca intende facilitare l'implementazione di strategie di controllo sostenibili perché il nostro ambiente diventi più sano e sicuro; infatti, abbiamo descritto le emergenze agricole più frequenti e quindi le ricerche da prioritizzare”.

 

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