AMBIENTE

L'indagine della Regione sulle acque potabili: "Non ci sono evidenze riguardo ai rischi collegati all'uso di cloronitramide"

Tutto parte da un'interrogazione di Mauro Salizzoni (Pd) che fa riferimento a recenti scoperte scientifiche riguardanti l’anione cloronitramide

L'indagine della Regione sulle acque potabili: "Non ci sono evidenze riguardo ai rischi collegati all'uso di cloronitramide"
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La Regione ha attivato una indagine per verificare le modalità di potabilizzazione dall’acqua in Piemonte per monitorare l’utilizzo di disinfettanti derivati dal cloro, come le cloronitramide.

L'interrogazione di Mauro Salizzoni

A darne notizia è l’assessore alla Sanità Federico Riboldi in una nota letta dal collega Gian Luca Vignale, rispondendo ad un’interrogazione di Mauro Salizzoni (Pd) sulla "qualità dell’acqua destinata al consumo umano in Piemonte: quali misure e strategie contro una possibile contaminazione da Cloronitramide (Cna)".

Salizzoni ha affermato che

"alla luce delle recenti e preoccupanti scoperte scientifiche riguardanti l’anione cloronitramide e la necessità di garantire tempestivamente la sicurezza e la qualità dell’acqua, si interroga su quali misure e strategie stia adottando la Regione per la sicurezza delle risorse idriche e per prevenire eventuali contaminazioni".

Indagine avviata

L’assessore, in base alla nota di Riboldi, ha relazionato che

"non vi sono studi che evidenzino rischi collegati alla presenza nell’acqua potabile dell’anione cloronitrammide che è, peraltro, utilizzato comunemente negli Usa, ma con minore diffusione in Europa, per disinfettare l’acqua. Tuttavia la Regione ha attivato un’indagine sulle modalità di potabilizzazione utilizzate dai gestori. Inoltre le Asl inviano annualmente, per le analisi all’Arpa, 17 mila campioni d’acqua, ai quali si aggiungono le analisi svolte in autocontrollo dai gestori".

Cos'è l'anione cloronitramide

Un team internazionale di ricercatori, guidato da Julian Fairey (Università dell’Arkansas), ha identificato una nuova molecola chiamata anione cloronitramide (Cl–N–NO₂⁻), un sottoprodotto della decomposizione delle clorammine inorganiche, disinfettanti utilizzati negli Stati Uniti per garantire la qualità microbiologica dell’acqua potabile.

Questa scoperta, pubblicata su Science, solleva importanti interrogativi sulla sicurezza dei sottoprodotti chimici generati dai processi di disinfezione e sul loro potenziale impatto sulla salute umana.

In Italia, l’uso delle clorammine è limitato. La disinfezione dell’acqua potabile avviene principalmente con ipoclorito di sodio o cloro gassoso, e la normativa europea garantisce limiti rigorosi per i sottoprodotti chimici.

All’ANSA l'esperto di Chimica inorganica Luca Tortora, dell’Università di Roma Tre ha dichiarato:

"Ritengo sia importante mantenere sempre molto alto il livello di attenzione su tutti i prodotti di decomposizione di questi disinfettanti secondari che usiamo nel trattamento delle acque, anche se noi ne usiamo solitamente altre tipologie, ma è molto prematuro arrivare a qualsiasi conclusione di tossicità oppure crearne un caso"

Commenti
maurizio ciotoli

Vorrei ricordare (forse lo ha dimenticato) all'esperto di chimica inorganica Luca Tortora che tutti i prodotti o il risultato della miscela tra le sostanze organiche presenti o aggiunte all'acqua possono produrre TRIALOMETANI che come sappiamo non sono vitamine.Non ultimi i valori guida delle organizzazioni (oms)che non sono da prendere in considerazione in nessun caso;Mi spiego meglio:" Quasi sempre per ottenere i risultati che rientrano nei famosi valori guida,vengono miscelate acque con valori impercettibili(si parla di acque quasi pure) per rientrare in quei valori.Per finire i valori guida di qualsiasi sostanza nociva/ cancerogena sviluppata dalla miscela sopra descritta significa solamente in presenza di predisposizioni a patologie pericolose (cancro/tumori) la nostra Vita si allungherà di qualche anno.In sintesi sarebbe opportuno non utilizzare sostanze a rischio anche se necessarie.

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