avranno 5 giorni per rispondere

Le Asl inviano 3000 lettere ai sanitari che non risultano vaccinati

In caso di assenza di un valido motivo potrebbero arrivare dei provvedimenti.

Le Asl inviano 3000 lettere ai sanitari che non risultano vaccinati
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Le aziende sanitarie del Piemonte hanno fatto partire le lettere che chiedono spiegazioni ai quasi 3000 operatori sanitari non ancora vaccinati: in caso di assenza di un valido motivo potrebbero arrivare dei provvedimenti.

Un numero da scremare

All'interno di questi 3000 potrebbero esserci persone che non possono ricevere la dose per motivi di salute o che non lavorano a contatto con i pazienti e quindi non rientrano nell'obbligo, le lettere che sono partite in questi giorni serviranno proprio a scremare il numero diversificando le varie situazioni. I sanitari interpellati, infatti, avranno 5 giorni di tempo per dare un chiarimento.

Quello che è certo, e a confermalo è il Dirmei, è che la percentuale di medici non vaccinati è molto bassa: la fetta più grossa riguarderebbe il personale addetto all'assistenza si tratta quindi di infermieri e ausiliari nell'ambito del servizio privato dove rientrano le case di riposo. E anche il Sindacato Anaao Piemonte fa sapere che per ora non risultano casi di medici demansionati all'interno delle Asl o sospesi dall'ordine.

La procedura che sanziona i sanitari è in ogni caso lunga e prevede la sospensione dall'attività lavorativa con conseguente sospensione dello stipendio.

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