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L'accusa del Nursind: "Infermieri della Città della Salute penalizzati"

E a testimonianza di tutto ciò, ci sono i dati degli ultimi concorsi: solo 239 infermieri infatti, hanno optato per la Città della Salute, contro i più dei 700 di ASL Città di Torino e Mauriziano

L'accusa del Nursind: "Infermieri della Città della Salute penalizzati"
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No incarichi, No valorizzazione. No premi, No compensi per il disagio. Gli infermieri bocciano Città della Salute. Il segretario del Nursind il Sindacato delle professioni infermieristiche, Giuseppe Summa, sottolinea la situazione di disagio dei dipendenti della Città della Salute scrivendo:

Il Nursind ha inviato una lettera ai vertici di Città della Salute e della Scienza di Torino e per conoscenza alla Regione Piemonte, contestando il mancato stanziamento di risorse economiche a favore dei dipendenti della stessa Azienda.

Il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto sanità infatti, recita che secondo quanto previsto dalla Legge di bilancio 2022 i fondi destinati alla contrattazione collettiva integrativa aziendale debbano essere incrementati con risorse appositamente stanziate a carico dei bilanci aziendali.
Tali risorse sono messe in campo per la valorizzazione professionale per una parte di esse e per riconoscimenti alla premialità e il disagio per un altra parte.

Mancano gli investimenti sulla valorizzazione professionale

Giuseppe Summa spiega:

Considerato che la Regione Piemonte ha indicato con chiarezza a tutte le AASSRR di determinare gli incrementi  previsti, dobbiamo prendere atto di come  Città della Salute e della Scienza di Torino, sia l'unica Azienda a non averlo fatto. Da un lato ha scelto di non investire sulla valorizzazione professionale se non con una minima quota ( solo 365000 euro anziché più di 1 milione previsto) elemento di grande rilevanza, non incrementando il fondo dedicato, dall'altra non ha incrementato il fondo dei più di 600 mila euro previsti, che andavano a riconoscere premialita e disagio,  penalizzando in entrambi i casi i dipendenti di questa importante azienda.

Azienda che oltre ad avere notevoli difficoltà e criticità legate alla carenza di personale, dove ancora oggi non è stato predisposto il piano delle ferie estive a prescindere dalla questione TAR, dove in barba al contratto nazionale che ne prevede 7 al mese, i dipendenti nelle sale operatorie sono costretti a fare anche 15 turni di reperibilità al mese e nei reparti si continuano a saltare riposi e a lavorare oltre l orario,
diventa ancora meno attrattiva  rispetto alle altre per i mancati riconoscimenti legati alla valorizzazione, alla premialità e al disagio.

I dati degli ultimi concorsi

A conclusione del suo discorso, il segretario sottolinea come solo 239 infermieri abbiano optato per la stessa Città della Salute:

E a testimonianza di tutto ciò, ci sono i dati degli ultimi concorsi.

Appena 239 infermieri infatti, hanno optato per la stessa Città della Salute, contro i più dei 700 di ASL Città di Torino e Mauriziano.

Senza dimenticare  che Città della Salute e della Scienza di Torino, è l'unica Azienda a non aver ricevuto i finanziamenti previsti dal Decreto Calabria, poiché non ha incremento il personale rispetto al 2018.
( 7690 al 31/12/2018 contro i 7426 del 31/12/2023).

Insomma, un'azienda che muore un po ogni giorno.

 

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