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La protesta degli studenti del Politecnico di Torino contro il ministro degli Esteri Tajani

"Come studenti abbiamo sempre dimostrato che stiamo dalla parte dei popoli in lotta e che saremo sempre disposti a dare battaglia contro la guerra e la complicità dei nostri atenei"

La protesta degli studenti del Politecnico di Torino contro il ministro degli Esteri Tajani
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Questa mattina, 21 febbraio 2025, al Politecnico di Torino un gruppo di studenti ha inscenato una protesta in occasione della visita di Tajani. Il ministro degli Esteri, atteso per l'inaugurazione dell'anno accademico, è stato accolto dagli slogan "Fuori Tajani dall'università".

Occupazione nella notte

La protesta era partita la notte prima con l'obiettivo di bloccare l'ingresso dell'aula magna della sede in corso Duca degli Abruzzi.

In mattinata le forze dell'ordine hanno bloccato l'accesso ai manifestanti. Alcuni studenti hanno provato a scavalcare i cancelli d'ingresso all'ateneo.

Queste le motivazioni degli studenti in una nota stampa:

Stanotte è stato sanzionato il Politecnico di Torino contro la guerra a cui esercita, di cui tutela i fini e di cui si fa promotrice e contro questa classe dominante che si fa partecipe dell'azione criminale e genocida di Israele in Palestina e in tutto il Medio oriente. Oggi infatti all'inaugurazione dell'anno accademico di PoliTo sarà presente il ministro degli esteri Tajani, un perfetto rappresentante di questa classe politica criminale, che strizza l'occhio continuamente a Israele e a Nethanyahu.

Sappiamo bene da sempre che PoliTo vive in sinergia con Leonardo e le aziende della guerra e che sia un tasselo fondamentale per lo sviluppo di tecnologie belliche o dual use che implementano la tendenza alla guerra portato avanti da una classe dominante e da un sistema intero in crisi. Per questo vedremo Tajani stringere le mani del rettore Corgnati, di Lorusso e di Cirio

Come studenti, dalle mobilitazioni contro la Cittadella dell'Aerospazio alle occupazioni per la Palestina, abbiamo sempre dimostrato che stiamo dalla parte dei popoli in lotta e che saremo sempre disposti a dare battaglia contro la guerra e la complicità dei nostri atenei.

"La libertà di espressione non giustifica le interferenze con il diritto di studiare"

Così Elena Chiorino Vicepresidente della Regione Piemonte che in un post su Facebook ha scritto:

La mia più ferma e assoluta condanna nei confronti della vergognosa occupazione avvenuta ieri al Politecnico di Torino per l’arrivo previsto del ministro Antonio Tajani all’inaugurazione dell’anno accademico.
Questi delinquenti mascherati da studenti non solo si oppongono a una figura istituzionale che rappresenta il Governo italiano, ma minano anche il fondamentale diritto di tutti gli studenti,quelli veri, a partecipare a un dialogo civile e costruttivo con le istituzioni.
La libertà di espressione, benché sempre rispettabile, non potrà mai giustificare azioni che interferiscono con il normale svolgimento delle attività universitarie, né tantomeno incitare a comportamenti violenti o estremistici.
Non ci faremo intimorire da chi vede nella protesta un pretesto per offendere e delegittimare l'autorità di un Ministro del Governo: non permetteremo che le derive politiche di qualche annoiato figlio di papà violino i principi fondamentali di rispetto e dialogo.
Le istituzioni e le università sono il luogo dove si costruiscono le basi di un futuro migliore e devono essere libere da ogni becera forma di violenza e di intolleranza espressa dai collettivi di sinistra.
Solidarietà al Rettore Stefano Corgnati: è impensabile che debba dedicare tempo e togliere energie dalla normale attività del Politecnico per risolvere i danni causati da questi esagitati.
Elena Chiorino
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