La neo ministra all'Università Bernini in visita nel capoluogo: "Siamo tutti dispiaciuti per quello che è successo alla 23enne"
Nel corso della sua permanza ha incontrato il sindaco di Torino, il presidente della Regione, i rettori degli atenei e il presidente Edisu.
La neo ministra all'Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, nel pomeriggio di oggi, 3 novembre, è arriva a Torino per incontrare il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, il presidente della Regione, Alberto Cirio, il presidente dell’Edisu, Alessandro Sciretti, e i rettori delle Università piemontesi, dopo quanto accaduto lo scorso sabato 29 ottobre ad una ragazza di 23 anni all'interno della sua stanza nella residenza Paolo Borsellino.
"Siamo stati tutti profondamente colpiti, toccati e dispiaciuti per quello che è successo alla residenza 'Borsellino' - commenta la ministra Bernini - però non vorrei che la tristezza e la gravità assoluta di questo evento, su cui è stata aperta un'indagine e di cui attendiamo l'esito, potesse in qualche modo far dimenticare l'eccellenza dell'Università torinese e piemontese. "Sarebbe ingiusto - precisa Bernini - perché proprio i servizi di accoglienza, di alloggio, di mensa dimostrano l'eccellenza dell'offerta didattica complessiva".
Per quanto riguarda la garanzia di sicurezza nelle residenze, "bisogna fare un bilanciamento tra le diverse esigenze - continua la ministra -, se mettessero vigilantes davanti alle palazzine alcuni studenti direbbero che si stanno militarizzando. È chiaro che nei luoghi di formazione bisogna sentirsi liberi e protetti. Certamente si possono aumentare i livelli di controllo però attenzione perché l'aumento priva gli utenti della struttura di una parte delle loro libertà e credo che questo non sia compatibile con i loro desiderata. E' evidente - conclude - che le mura di una residenza dovrebbero essere come le mura di casa ed è altrettanto evidente che con l'aumentare dell'insicurezza sociale questo diventa sempre più difficile".