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La fine di un’epoca: dopo 18 anni chiude il Jazz Club di Torino

La chiusura della concessione segna la fine di un’epoca per musicisti e amanti della musica

La fine di un’epoca: dopo 18 anni chiude il Jazz Club di Torino

Il Jazz Club di Torino in piazzale Valdo Fusi chiude dopo 18 anni di attività.

La nascita del Jazz Club di Torino

La Jazz Club Torino Aps guidata da Fulvio Albano, si basava su una convenzione ventennale firmata nel 2007 con la Città di Torino, sostenuta anche da fondi europei.

All’inizio degli anni 2000, il sassofonista Albano era solito invitare amici a casa per suonare del buon jazz, appuntamenti informali ma con ospiti di un certo livello, compreso Piero Angela. Da lì nasce l’idea: perché non costituire a Torino una vera e propria associazione del Jazz: JCT (Jazz Club Torino) che abbia come obiettivo la promozione di attività jazzistiche all’interno di uno spazio pronto?

Il locale viene inaugurato nel 2009 nell’ambito di un restyling complessivo di Piazzale Valdo Fusi e organizza centinaia di concerti all’anno, con ospiti di rilievo nazionale e internazionale.
Il Jazz Club diventa un punto d’incontro per tutti gli amanti del genere, con un calendario di concerti vario ed attento alle recenti tendenze musicali, ribalta ideale anche per le nuove leve di musicisti.

L’ambiente è particolarmente bello: un palco su cui si alternano band (jazzisti professionisti ma anche amatoriali) e ampie vetrate, il locale poi offre la possibilità di cenare.

Lo sgombero

Il Comune ha chiesto lo sgombero del locale a seguito della disputa legale tra l’associazione Jazz Club e la società che gestiva la somministrazione di cibo e bevande all’interno dello spazio. Una vicenda su cui la procura sta tutt’ora indagando.

La società non aveva versato la propria quota delle spese né il canone dovuto al Comune, accumulando debiti nei confronti dell’associazione. Dal 2014 si è aperto un complesso contenzioso civile e amministrativo. Nel 2024, il locale si preparava a riaprire con la direzione artistica di Albano, ma le serrature sono state sostituite da ignoti. Un episodio che fa naturalmente parte della complessa indagine in corso.

La chiusura della concessione segna la fine di un’epoca per musicisti e amanti della musica che di certo ricorderanno serate mitiche con artisti del calibro di Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Dino Piana, Franco Cerri, Renato Sellani, Enrico Intra, Dado Moroni, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso e molti altri. Fra i soci onorari del Club si distinguono nomi di fama internazionale come Sonny Rollins, Tom Harrell, Kenny Barron, Lee Konitz e Paul Jeffrey.