La collezione d'arte degli Agnelli resta un "affare di famiglia": Tar nega l'accesso a Report
I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato dai nipoti dell'Avvocato
Il patrimonio artistico dell’Avvocato rimane un “affare di famiglia”. I nipoti di Gianni Agnelli, John, Lapo e Ginevra Elkann, sono riusciti, mediante i loro legali, a ottenere l’annullamento dal Tar del Lazio della nota con cui il ministero della Cultura aveva dato il via libera a conoscere l'elenco delle opere d'arte appartenute alla famiglia torinese d’imprenditori più nota d’Italia.
A chiedere la consultazione era stato, avvalendosi dell'istituto dell'accesso civico generalizzato, un giornalista della trasmissione Rai Report. Inizialmente le cose parevano remare favorevolmente al noto programma d’inchiesta, ora il colpo di scena.
La collezione d'arte Agnelli-Elkann resta privata
I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato da, nipoti dell'Avvocato. I legali degli Elkann, fra l'altro, avevano sollevato il problema della tutela della sfera di riservatezza delle persone interessate e della conservazione dei beni in questione, oltre al fatto che la richiesta fosse "non proporzionata rispetto allo scopo tipico dell'accesso civico generalizzato".
In definitiva, sempre per i giudici "la valutazione effettuata dal resistente Ministero, incentrata sul bilanciamento tra i contrapposti interessi in gioco funzionale ad ovviare a un pregiudizio concreto a carico dei soggetti controinteressati all’accoglimento dell’istanza, risulta essere fuori fuoco".
La difesa di Sgarbi
I giornalisti di Report si sono chiesti per quale ragione una collezione così straordinaria, che comprende tra gli altri quadri di Picasso e Monet, risulti praticamente non censita.
Per il sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi, soltanto quattro delle 636 opere meritano interesse da parte dello Stato. "La criminalizzazione della famiglia - ha detto - è un atto contro il collezionismo".
L’immenso patrimonio della collezione di Gianni Agnelli, finita al centro della disputa sull’eredità tra la figlia Margherita e i nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann, conta una lista di oltre 600 capolavori dell’arte moderna e contemporanea, da Monet a Picasso, da Bacon a Balthus, fino a Canova e Balla.
"Report è riuscita a compilare per la prima volta l'elenco completo della ricchissima collezione d'arte della famiglia. Cosa ne sapeva il ministero dei Beni Culturali, che avrebbe il compito di sottoporre a tutela le opere d'arte più importanti? Secondo le informazioni raccolte da Report, molto poco. Alcune opere importantissime negli anni sono sparite nel nulla, sotto il naso delle soprintendenze. E potrebbero essere finite all'estero, negli appartamenti svizzeri o americani degli eredi, battute in aste internazionali o nascoste nei porti franchi svizzeri. Sulla loro scomparsa indaga oggi la Procura di Milano", così la celebre trasmissione Rai.