TORINO

La colata detritica a Bardonecchia: le analisi di Arpa Piemonte

La cella temporalesca è stata caratterizzata da una certa stazionarietà e da intensità elevate tale da risultare la principale causa di innesco della colata detritica

La colata detritica a Bardonecchia: le analisi di Arpa Piemonte
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Nella serata del 13 agosto 2023, intorno alle 21:00 , è stato osservato il passaggio della colata detritica originatasi nel bacino del Rio Frejus (Bardonecchia - TO). La colata detritica sembrava apparente innescatasi in assenza di precipitazioni significative, come percepito e testimoniato dalla popolazione locale e come evidenziato dalle registrazioni dei pluviometri della rete meteoidrografica regionale di Arpa Piemonte, in particolare dal pluviometro di Bardonecchia Pranudin ricadente all’interno del bacino del Frejus.

Il passaggio della colata detritica

Il passaggio della colata detritica è stato inoltre registrato dall’idrometro di Beauleard (TO) installato sulla Dora di Bardonecchia poco a valle della confluenza con il Rio Frejus, che ha misurato un picco repentino di 0,92 m intorno alle 18:30UTC (20:30 ora locale).

Tuttavia, analizzando le osservazioni provenienti dai radar meteorologici di Arpa Piemonte, è stata identificata una cella temporalesca caratterizzata da intensità di precipitazione da moderata ad alta che ha interessato la testata del Rio Frejus a partire dalle (20:00 ora locale).

La cella temporalesca caratterizzata da un indice di severità 4, corrispondente ad intensità elevate, ha progressivamente incrementato le sue dimensioni coinvolgendo un’area più estesa del bacino a partire dalle 20:30 ore locali circa. La cella è persistita alla testata del Rio Fréjus mantenendo elevate intensità fino alle 21:30 ora locale circa, per poi esaurirsi.

La cella temporalesca è stata caratterizzata da una certa stazionarietà e da intensità elevate tale da risultare la principale causa di innesco della colata detritica.

Restano da verificare, tramite sopralluoghi di approfondimento, eventuali concause secondarie dovute all’innesco di frane superficiali confluite nel reticolo idrografico del bacino, o ad apporti idrici supplementari provenienti da rilasci d’acqua da tasche potenzialmente presenti nel nevaio sito in testata di bacino.

Previsioni

La perturbazione centrata da giorni nei pressi delle isole Britanniche continua a espandere progressivamente la propria influenza verso sud, mantenendo flussi sudoccidentali in quota sul nordovest italiano.

Tale configurazione barica, unita alle temperature elevate e alla cospicua presenza di umidità, mantiene un’elevata instabilità a ridosso dei rilievi alpini. Sono pertanto previsti temporali moderati o forti in sviluppo su tali aree o in arrivo dalla Francia. Tali fenomeni sono attesi in successivo transito sulle pianure piemontesi e potranno protrarsi fino alla notte tra oggi e domani a causa di una debole infiltrazione di aria più fresca in quota in tarda serata.
Non si escludono grandinate e forti raffiche di vento in corrispondenza dei temporali più intensi.

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