La Cassazione conferma le condanne per l’ex sindaco e il suo staff, ma dovrà essere ricalcolata la pena
Chiara Appendino: "Comune e i Sindaci non possono continuare a essere il capro espiatorio di tutto"
Strage di Piazza San Carlo: ieri, 17 giugno 2024, i giudici di Cassazione hanno stabilito che la responsabilità penale dell'allora sindaco, Chiara Appendino, è irrevocabile ma dovrà essere ricalcolata l'entità della pena riducendola. L'ex sindaco era stata condannata a 18 mesi di reclusione nel procedimento in cui si ipotizzano reati di disastro, omicidio e lesioni tutti in forma colposa. Definitiva la condanna per l'ex vicecomandante della polizia municipale Marco Sgarbi.
Assolto il dirigente di polizia
Per l'allora presidente di Turismo Torino Marco Montagnese sentenza di secondo grado annullata con rinvio in appello, mentre viene assolto per non aver commesso il fatto in via definitiva il dirigente di polizia Alberto Bonzano che quella sera era responsabile dell'ordine pubblico nella piazza.
L'avvocato Nicola Menardo, legale di parte civile per la famiglia di Marisa Amato, la donna di 64 anni morta dopo essere stata travolta dalla folla la sera del 3 giugno 2027, ha dichiarato:
"siamo giunti al sostanziale epilogo di questa pagina triste, che ha segnato profondamente la storia della città di Torino. non c'é soddisfazione in queste situazioni, quanto piuttosto la sensazione di avere chiuso un cerchio e dover guardare oltre, senza trascurare l'importanza della memoria per non commettere gli stessi errori".
Sui social, Chiara Appendino, vicepresidente M5s si sfoga parlando di un senso di amarezza e aggiunge:
"Comune e i Sindaci non possono continuare a essere il capro espiatorio di tutto"
La sera del 3 giugno 2017
Il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo, sotto il maxischermo che proietta la finale di Champions League Real Madrid–Juventus, si scatena l'inferno. La serata di festa finisce nel peggiore dei modi quando qualcuno spruzza dello spray al peperoncino scatenando il panico. Migliaia di persone letteralmente terrorizzate iniziano a correre in preda al panico, si calpestano, si spintonano, restano schiacciate contro i portici del centro cittadino. Molte finiscono una sopra l'altra.Due morti, più di 1.600 feriti e quindici imputati per i reati di disastro, lesioni e omicidio colposi sono questi i numeri della strage di Piazza San Carlo. L'ex sindaca, ora parlamentare, difesa dall'avvocato Luigi Chiappero, venne condannata per quelle che, secondo l'accusa, sarebbero state omissioni in materia di sicurezza e di cui, in quanto prima cittadina, avrebbe avuto la responsabilità.
Il procuratore generale della Corte di Cassazione, durante la requisitoria avvenuta nel corso dell'udienza del 5 giugno, aveva sollecitato l'annullamento della condanna con rinvio per il ricalcolo della pena, richiesta che è stata accolta dal collegio. .