TORINO

Isolone-Parco Meisino, residenti e attivisti: "Il bosco al centro del fiume non esiste quasi più"

Flavio Vallarelli: "Non si sa bene il motivo di questa scelta ma sicuramente abbiamo perso una risorsa fondamentale soprattutto per gli uccelli esotici"

Isolone-Parco Meisino, residenti e attivisti: "Il bosco al centro del fiume non esiste quasi più"
Pubblicato:
Aggiornato:

Continua la battaglia per la tutela e la difesa delle aree verdi a Torino. Da tempo alcuni attivisti e residenti del quartiere Barca-Bertolla si battono per fermare il consumo di suolo e il taglio di alberi nel parco del Meisino e nell'isolone del parco Eliana al confine con il comune di San Mauro Torinese.

I residenti e attivisti: "Il bosco dell'isolone non esiste quasi più"

Flavio Vallarelli, attivista e residente nel quartiere Barca-Bertolla:

"Una volta aveva questa forma, c'erano tantissimi alberi. C'era una foresta con migliaia di alberi che è stata completamente tagliata a seguito del cambio di vocazione: da area a vocazione speciale a zona pascolo. Non si sa bene il motivo di questa scelta ma sicuramente abbiamo perso una risorsa fondamentale soprattutto per gli uccelli esotici".

Sole, attivista:

"L'isolone Bertolla è una zona a cui ho iniziato interessarmi quando sono partite le proteste contro il parco dello Sport, al Meisino, perché volevo capire come mai una serie di esperti ornitologi ed esperti naturalistici erano scettici sul fatto che si potesse in qualche modo salvare qualcosa. In realtà l'isolone è un'area di circa 48 ettari che negli anni aveva raggiunto una copertura forestale massima nel 2017. Dopo questo anno ci sono state varie tappe di disboscamento, le prime sono state nel 2019, poi nel 2020, nel 2021, 2023.

C'è stato un taglio di pioppi clonati di circa 50 anni, che sono diffusi su tutta l'area e sono misti a piante diverse, anche non europee. In quest'area c'è una garzaia che è un'unica in Europa in area urbana e l'altra si trova ad Amsterdam.

Negli anni ci sono state delle ricerche per gli aironi (uccello resistente) che sono rimasti nonostante il taglio massiccio di alberi. E' assurdo come oggi ci siano fondi Pon per piantare alberi qui si pensa, invece a tagliarli. Tra l'altro questo è un'intervento compensativo in seguito ad un progetto edilizio nell'area di Barca Bertolla. Questa compensazione prevedeva un'area agricola con la messa a dimora di piante aromatiche che non possono garantire una biodiversità massiccia come può fare una foresta".

Elena Sargiotto, attivista:

"L'isolone Bertolla che abbiamo qui è parte del Parco del Meisino che sta dall'altra parte in particolare della ZPS (zona di protezione speciale). Tutta questa zona attualmente è minacciata dal progetto della Cittadella dello Sport che non arriva all'isolone ma impatta sul parco del Meisino, non in senso di cementificazione. Ha comunque un impatto rilevante in termini di occupazione del parco da parte di attrezzature sportive che saranno utilizzate una quantità di persone non interessate alla validità della valenza naturalistica del parco. Ci sarà un aumento della pressione antropica, legato all'abbattimento di alberi che viene spacciato in parte per riqualificazione naturalistica. Basta andare a leggere le relazioni del progetto trova che questa riqualificazione è comunque finalizzata alla fruizione ambientale e sportiva quindi con l'uso dell'uomo. Non è pensate per la ricchezza di agri-fauna e di altra fauna selvatica che contiene questo parco. Questo è quello che noi contestiamo. Qui c'era una bellissima zona di protezione della Rete Natura 2000 in città che è una cosa molto rara e che sta venendo devastata. Questo è l'ultimo atto in qualche modo perché c'è già stata la devastazione dell'isolone Bertolla che è stato concesso a pascolo, dopo essere stato deforestato tra il 2019 e il 2020. Poi c'è stata un ulteriore devastazione delle sponde e c'è ancora in questi giorni un'altra tranche che è appena avvenuta su questo corso ciclopedonale".

La posizione di due docenti sulla Cittadella dello Sport

Due docenti dell'Università di Torino, professori di sociologia dell'ambiente e del territorio e sociologia generale, Vittorio Martone e Dario Padovan, hanno scritto una lettera contro il progetto della Cittadella dello Sport promosso dal Comune.

Il prossimo 25 gennaio 2025, si terrà una manifestazione al Ponte Sassi per ribadire la contrarierà al progetto della Giunta Lo Russo.

LA LOCANDINA:

La locandina della manifestazione
Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali