TORINO

Installato nel cortile del complesso di Via Lancia il primo defibrillatore del progetto “Le Case del Cuore

Un investimento di circa 138mila euro per un intervento particolarmente significativo per la tutela delle persone più fragili

Installato nel cortile del complesso di Via Lancia il primo defibrillatore del progetto “Le Case del Cuore
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E’ stato installato nel cortile del complesso di Via Lancia 92-102 a Torino il primo defibrillatore del progetto “Le Case del Cuore: sicurezza cardiaca per le case popolari”, iniziativa straordinaria approvata dal Consiglio di amministrazione di Atc che prevede la posa di 150 dispositivi salvavita in altrettanti insediamenti di edilizia sociale, distribuiti sul territorio della Città di Torino e della Città Metropolitana.

La cerimonia

La cerimonia simbolica, lo scorso 6 dicembre 2024, della posa del defibrillatore, primo passo di un intervento strategico per migliorare la sicurezza sanitaria nei quartieri popolari, si è tenuta alla presenza del Presidente e Vicepresidente Atc, Emilio Bolla e Fabio Tassone, del direttore generale dell’Agenzia Luigi Brossa, dell’assessore al Bilancio della Regione Piemonte Andrea Tronzano, dei consiglieri regionali Roberto Ravello e Andrea Cerutti, dell’europarlamentare Isabella Tovaglieri e dei rappresentanti dell’azienda fornitrice (l’AD di Progetti Medical Ivan Mangone) e dell’Azienda Zero Piemonte (presente con Roberto Barbieri), responsabile, nell’ambito del progetto, di un programma di informazione - formazione rivolto ai residenti.

L'investimento

Con un investimento di circa 138mila euro, “Le case del cuore” punta a incrementare la sicurezza sanitaria nei quartieri popolari, dove vivono, in circa 28mila alloggi, oltre 56mila persone, coinvolgendo più in generale tutta la popolazione che vive nelle zone interessate. Si tratta di

 

tra i residenti delle case Atc oltre 11.400 hanno più di 65 anni e tra questi 3.809 superano gli 80 anni.

“Le Case del Cuore sono un simbolo del nostro impegno per la salute e la sicurezza dei residenti”, ha dichiarato Emilio Bolla, presidente di Atc del Piemonte Centrale. “Con questa iniziativa vogliamo offrire non soltanto dispositivi salvavita, ma anche un messaggio di attenzione verso chi vive in condizioni di vulnerabilità, nelle case di edilizia sociale e nei quartieri popolari.”

“Il progetto si inserisce in una visione più ampia di rigenerazione urbana e inclusione sociale – ha aggiunto Fabio Tassone, vicepresidente di Atc e amministratore delegato di Exe.Gesi -, con l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità della vita all’interno dei nostri quartieri”.

Defibrillatori semiautomatici 

I defibrillatori semiautomatici esterni, forniti dall’azienda Progetti Medical, saranno collocati in 150 complessi, scelti tra gli insediamenti di edilizia sociale più popolosi. L’installazione, a cura della società in-house di Atc Exe.Gesi, sarà effettuata in luoghi accessibili a tutti, sia all’interno dei quartieri torinesi, sia nei comuni dell’area metropolitana, garantendo la copertura di ampie porzioni del territorio.

Corsi per l'utilizzo

Partner del progetto è inoltre l’Azienda Zero Piemonte, che, a partire dal mese di gennaio  prossimo, curerà una serie di incontri informativi rivolti ai residenti sulle tecniche di primo soccorso e il corretto utilizzo dei defibrillatori, per contribuire a creare una comunità pronta a intervenire in caso di emergenza (il primo consiglio resta comunque sempre quello di chiamare il 112 per farsi guidare dal personale specializzato).

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