TORINO

Incontro sindacale con Microtecnica Srl all'Unione Industriale, Fiom-Cgil: "Perché il veto sulla vendita?"

L’azienda ha dichiarato di non aver fermato il processo di vendita a Safran

Incontro sindacale con Microtecnica Srl all'Unione Industriale, Fiom-Cgil: "Perché il veto sulla vendita?"
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Si è tenuto nella mattinata di ieri, giovedì 11 gennaio 2024, presso l’Unione Industriali di Torino, un incontro sindacale con Microtecnica Srl, l’azienda del gruppo Collins Actuation sulla cui vendita il governo italiano ha posto il veto, esercitando la “Golden Power”.

Nessun fermo sul processo di vendita

L’azienda ha dichiarato di non aver fermato il processo di vendita a Safran (il gruppo francese dell’aerospazio) in attesa di un chiarimento con gli organi ministeriali. Non è stata però in grado di spiegare le ragioni di preoccupazione del governo ed ha annunciato la presentazione di un ricorso.

Microtecnica ha inoltre illustrato i contenuti della cessione e le implicazioni sul futuro,  dichiarando che non esiste un “piano B” rispetto alla cessione. Anche le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm nazionali hanno da tempo richiesto un incontro in merito, ai ministri dell’industria e della difesa, ma finora non è arrivata nessuna risposta. Questo alimenta un’intollerabile incertezza.

Edi Lazzi, Segretario Generale della Fiom Cgil di Torino, dichiara:

“Quali sono le ragioni di questa scelta inaspettata da parte del governo italiano? Chi se ne sta occupando? Quali possono essere le conseguenze industriali e occupazionali di questa decisione del governo Meloni sul futuro degli stabilimenti italiani? Adesso le lavoratrici e i lavoratori sono in mezzo al guado. Microtecnica è un’azienda sana e profittevole e non è serio che il ministro della difesa Crosetto e la premier Meloni non spieghino questa scelta che può avere significative ricadute economiche sul territorio lombardo e piemontese. Per questa ragione sollecitiamo una rapida convocazione dal parte del ministero perché è necessario avere delle risposte e chiarezza su questa vicenda”.

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