E' caos

In Piemonte nuovo cambio di regole a scuola: alla primaria in Dad con 1 solo positivo

Il Pd attacca Cirio: "Le ultime decisioni regionali mettono in difficoltà il sistema e scaricano sui più piccoli e i loro nuclei familiari i costi sociali della pandemia".

In Piemonte nuovo cambio di regole a scuola: alla primaria in Dad con 1 solo positivo
Pubblicato:

Nuovo cambio di regole per quanto riguarda la gestione dei casi Covid nelle scuole primarie piemontesi: se fino a una manciata di giorni fa con un caso positivo era prevista l'autosorveglianza con tampone (mentre con due o più casi Dad), da ieri si andrà per 10 giorni in Didattica a Distanza anche con un solo caso positivo in classe.

Regola fatta, regola cambiata

Ieri, martedì 18 gennaio 2021, l'Asl di Novara ha inviato una circolare a tutti gli istituti scolastici novaresi spiegando le nuove regole per le quarantene nelle scuole primarie, stabilite dalla Regione Piemonte: Dad per 10 giorni anche con un solo positivo in classe.

Il Pd attacca Cirio

"La Regione deve farsi carico del disagio che sta crescendo tra studenti, famiglie e operatori scolastici. Le ultime decisioni regionali mettono in difficoltà il sistema e scaricano sui più piccoli e i loro nuclei familiari i costi sociali della pandemia.

La soluzione non può essere una quarantena preventiva: così riportiamo le lancette dell’orologio al febbraio 2019. Deve essere la Regione, attraverso i suoi organi politici e tecnici a cercare l’equilibrio tra i diversi aspetti.

La quarantena, con un solo positivo in classe, rende la situazione della scuola primaria peggiore di quelle secondarie, poiché l’accudimento dei più piccoli è certamente più problematico da parte delle famiglie che, inevitabilmente, vanno in crisi anche per gli aspetti legati al lavoro.

Davvero non ci sono alternative alla quarantena? Considerato che con i contagi attuali le ASL non riescono a fare i tamponi, perché non cercare e permettere un accordo con le farmacie, ad esempio, per effettuare il tampone necessario? In provincia di Vercelli, ad esempio, ci risulta che alcuni sindaci stiano lavorando a una soluzione di questo tipo. Perché non estenderla? Nella vicina Lombardia gli studenti “contatti di caso” possono fare il tampone T0 in farmacia. Prima di mandare in quarantena decine di classi mettendo in ginocchio le famiglie sarebbe stato doveroso esplorare queste alternative.
In altre regioni, dove pure i contagi sono molto alti, il sistema sta reggendo. Basta guardare a Lombardia ed Emilia Romagna, ad esempio.

Le risposte ai problemi che pone la pandemia non possono essere solo quantitative, perché è chiaro che con l’impennata dei contagi il sistema non può reggere, ma con la campagna vaccinale, il green pass e l’esperienza accumulata occorre maggiore coordinamento e più attenzione agli aspetti comunicativi. E’ un errore grave mettere i cittadini nella condizione di ascoltare due messaggi contraddittori: mentre il Governo dice “facciamo di tutto per tenere aperte le scuole”, la Regione dice “quarantena  anche di fronte a un solo caso”. Se sono le istituzioni a creare confusione con messaggi contraddittori è difficile chiedere cooperazione alle famiglie, che sappiamo, però, essere necessaria per affrontare proprio i momenti più difficili".

Seguici sui nostri canali