raccolta fondi

In memoria di Alessandro Antonicelli (PettorAle) raccolti quasi 250mila euro in poche ore per la ricerca contro il cancro

La raccolta fondi ha ricevuto 13mila donazioni in un giorno e mezzo

In memoria di Alessandro Antonicelli (PettorAle) raccolti quasi 250mila euro in poche ore per la ricerca contro il cancro

248mila euro in poche ore in memoria di Alessandro Antonicelli, conosciuto sui social come “PettorAle”, mancato a soli 26 anni a causa di un osteosarcoma condroblastico.

Chi era Alessandro

Originario di Cavour, in provincia di Torino, Alessandro era influencer e body builder. Dopo la laurea in Biologia, si era trasferito a Milano dove aveva aperto un’attività, mentre continuava gli studi con il corso magistrale in Scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana alla Statale.

Poi una diagnosi durissima: una forma molto rara di tumore osseo maligno che colpisce lo 0,2% della popolazione che Alessandro non solo aveva affrontato con grande coraggio, ma scegliendo di documentarla sui social.

Alessandro aveva anche disegnato personalmente dei cappellini con le scritte “Fuck Cancer” e “Non sei solo” lanciando un messaggio prezioso: la vita vale sempre di essere vissuta.

La raccolta fondi

La famiglia e la fidanzata di Alessandro hanno deciso di portare avanti una raccolta fondi per l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano come spiega l’organizzatrice della raccolta Elena Tinelli:

“L’intero ricavato della vendita dei cappellini disegnati da Alessandro insieme a tutte le donazioni su GoFundMe, sarà devoluto all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per la ricerca e la cura contro il cancro”.

Tutto il personale della struttura – si legge – è riuscito a farlo sentire a casa durante i suoi lunghi e numerosi ricoveri. Nonostante l’impegno dei medici e la forza con cui Ale ha affrontato ogni terapia, nel suo caso le cure non hanno funzionato. Proprio per questo teneva profondamente a sostenere la ricerca su nuove cure contro l’osteosarcoma, con la speranza che un domani possano salvare altre vite.

La sua battaglia – racconta Elena – è iniziata il 7 agosto 2023, quando gli è stato diagnosticato questo tumore aggressivo. Da quel momento Ale ha affrontato diversi cicli di chemioterapia con una forza e un coraggio straordinari. A settembre 2025 – continua – è stato ricoverato d’urgenza a causa di dolori insopportabili dovuti a una compressione midollare a livello del plesso sacrale. Da quel momento le sue condizioni hanno iniziato a declinare rapidamente. Il 4 dicembre ci ha lasciati. Non ha mai rinunciato alle sue passioni, soprattutto la palestra e i viaggi. A marzo – prosegue – è andato a Los Angeles ad allenarsi alla Gold’s Gym incontrando Arnold Schwarzenegger. A maggio ha partecipato alla sua prima gara nazionale di pesistica paralimpica, conquistando il 3º posto agli Assoluti e il 2º posto nel total lift. Ad ottobre è andato in Giappone, dove ha continuato a vivere a modo suo: assaggiando i cibi più strani, sorridendo alla vita nonostante faticasse a reggersi in piedi.
Ale – scrive ancora Elena – ha scelto di usare le sue ultime energie per un progetto a cui teneva profondamente, ‘Fuck Cancer’. Il cappellino lo aiutava a sentirsi un po’ più Ale e un meno ‘cancro’. Ora il suo desiderio è che possa fare lo stesso per qualcun altro”.

La raccolta fondi ha ricevuto 13mila donazioni in un giorno e mezzo. È raggiungibile al link https://www.gofundme.com/f/e44jre