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In 30mila al Parco Dora per la fine del Ramadan

Il sindaco di Torino: "La fine del Ramadan è un'occasione per ricordare che in un mondo in cui i cambiamenti e le incertezze sembrano moltiplicarsi, il valore del raccoglimento, della preghiera e della comunità assume un significato ancora più forte"

In 30mila al Parco Dora per la fine del Ramadan

Erano in 30mila ieri mattina, 30 marzo 2024, al Parco Dora di Torino per l’Eid al-Fitr ovvero la preghiera collettiva che precede la grande festa della fine del Ramadan, il mese di digiuno e della spiritualità della religione musulmana.

Il Parco Dora ospita la festa da undici anni, ma ieri  ha raggiunto numeri record. Più della metà della comunità musulmana torinese, infatti, si è recata al parco per celebrare.

Una grande evento che è l’occasione per incontrare amici e parenti e c’erano, infatti, moltissime famiglie a festeggiare vestite con l’abito migliore (come vuole la tradizione).

Gli auguri del cardinale Repole e del sindaco Lo Russo

Tra gli auguri del cardinale Repole e le parole del sindaco Lo Russo echeggia in questo giorno di festa un inno all’amore, alla pace e all’incontro, così il sindaco su Facebook:

“Eid Mubarak! A tutte le torinesi e a tutti i torinesi di fede islamica, i miei migliori auguri in questa giornata di festa. Ho sempre creduto che i momenti di riflessione e di condivisione possano renderci persone migliori, capaci di guardare con più speranza al futuro, e la fine del Ramadan è un’occasione per ricordare che in un mondo in cui i cambiamenti e le incertezze sembrano moltiplicarsi, il valore del raccoglimento, della preghiera e della comunità assume un significato ancora più forte. Torino si è costruita anche sulla capacità di includere, di accogliere, di dare opportunità: è la nostra storia, quella di una città in cui generazioni di torinesi hanno trovato una possibilità di riscatto, un territorio in cui far crescere i propri figli con fiducia e speranza. Le religioni, nella loro essenza più profonda, parlano di accoglienza, incontro, pace, e oggi ribadire questi valori è davvero fondamentale. Torino deve essere sempre più una città di speranza, vogliamo continuare a impegnarci insieme per costruire un presente e un futuro migliori. Un ringraziamento particolare, in questo giorno di festa, va a tutti i responsabili delle comunità islamiche per il lavoro prezioso di dialogo e confronto: il loro impegno arricchisce la nostra città e contribuisce in maniera concreta al nostro lavoro quotidiano per tutte e tutti.”