Il tartufo piemontese diventa patrimonio dell'Unesco
Il tubero più raro e gustoso è tipico delle Langhe e della provincia di Cuneo. La soddisfazione di Coldiretti. L'ultima spettacolare asta.
Tartufo piemontese sempre più al centro dell'attenzione internazionale: diventa patrimonio dell'Unesco. La cosiddetta "cava e cerca" ossia l'andare a trovare il tubero più costoso che c'è, è stata candidata come patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
La scelta degli esperti di Parigi
E' di questi giorni la notizia della candidatura della "cava e cerca" del tartufo a patrimonio dell'Unesco. Il comitato di esperti riunitosi nei giorni scorsi a Parigi ha dato il via libera alla procedura in seguito a un'attenta valutazione sull'ipotesi di ingresso nella lista dei patrimoni dell'umanità. La proposta di candidatura era giunta dall'Italia nel 2020. Ora si dovrà aspettare la metà di dicembre per l'esito finale della procedura. Lo riporta con dovizia di particolari il portale di attualità e informazione PrimaCuneo.
Il commento di Coldiretti
La notizia ha chiaramente lasciato soddisfatti i vertici di Coldiretti. "La candidatura del tartufo a patrimonio dell’umanità - dicono dall'associazione di categoria - è un passo importante per difendere un sistema segnato da uno speciale rapporto con la natura in un rito ricco di aspetti antropologici e culturali che sviluppa nei territori vocati un business stima in oltre mezzo miliardo di euro".
Il Centro del tartufo di Alba
E la notizia non può che raccogliere il favore del Centro nazionale di studi del tartufo di Alba, che ha accolto la candidatura come una grande vittoria, ma anche come un'interessante sfida per il futuro. "La candidatura della Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali a Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità - scrivono dal Centro di ricerca - è una sfida che accogliamo e lanciamo a nostra volta a tutti coloro che credono che il tartufo non sia un semplice oggetto di valore materiale, ma il risultato di uno straordinario legame tra uomo, natura e tradizione".
Fra l'altro, sempre in tema di tartufo piemontese, non si parla solo di Unesco: è di pochi giorni fa la notizia dell'asta per super-ricchi dov'è stato battuto il tartufo più grande e costoso dell'anno. Lo ha comprato un milionario cinese per 104.000 euro.
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