Il posto giusto dove prendere il Covid? Il treno Torino-Aosta
"Quanto ho visto questa mattina è inaccettabile dal punto di vista sanitario".
L'esperienza di lunedì 25 ottobre 2021 del consigliere regionali del Pd, Alberto Avetta, e del vice presidente del Consiglio piemontese Mauro Salizzoni: treno Torino-Aosta, "Il posto giusto dove prendere il Covid19"
La situazione dei treni sulla Torino-Aosta
«Lunedì mattina (25 ottobre 2021) abbiamo voluto condividere con i pendolari l’esperienza del treno delle 7,42 da Ivrea a Torino. Un modo per toccare con mano i disagi e disservizi, che i pendolari da mesi denunciano e documentano, per testimoniare la nostra vicinanza a chi ogni giorno è costretto a subire questa odissea per andare a lavorare o studiare, e per ribadire ancora una volta alla Regione Piemonte che non si può più tollerare un trasporto pubblico locale ridotto in queste condizioni».
Le dichiarazioni sono del consigliere regionali del Pd, Alberto Avetta, e del vice presidente del Consiglio piemontese Mauro Salizzoni, che sono, appunto, saliti sul treno Aosta-Ivrea-Torino, scendendo poi a Porta Susa.
"Il posto giusto dove prendere il Covid19"
«Se uno vuole avere una precisa definizione del termine “sovraffollamento”, basta che salga sul treno Ivrea-Torino, davvero il posto giusto per prendere il Covid19 - commenta Mauro Salizzoni - quanto ho visto questa mattina è inaccettabile dal punto di vista sanitario.
Per fortuna i pendolari sono responsabili e adoperano tutti la mascherina, ma le condizioni in cui sono costretti a viaggiare costituiscono una fonte di pericolo, peraltro senza controlli adeguati».
«L’Europa e il Governo investono più di 30 miliardi del Pnrr sulla mobilità sostenibile, e in gran parte sono destinati al trasporto ferroviario, non a caso proprio il tratto Aosta-Ivrea sarà elettrificato - aggiunge Alberto Avetta - Ora dobbiamo pensare al prossimo passo infrastrutturale, ovvero il raddoppio dei binari. Resta però urgente il tema del rapporto tra il Piemonte e la Valle d’Aosta, le cui criticità finiscono per compromettere la qualità del servizio sulla linea Aosta-Ivrea-Torino.
Non è più un mistero che la Valle d’Aosta stia pensando ad una tariffazione diversa per i treni di sua competenza, oltre alla soppressione delle stazioni intermedie che solo temporaneamente siamo riusciti a scongiurare. Ma la tariffazione diversa sarebbe la batosta finale sui canavesani».