Il Piemonte riconosce la fibromalgia come patologia cronica e invalidante
Tra le prime regioni a dare una risposta legislativa alla patologia che colpisce circa 2 milioni di persone in Italia
Il Piemonte riconosce la fibromialgia come patologia cronica e invalidante e ne valorizza la conoscenza, la prevenzione, la diagnosi e la cura.
Approvata legge regionale
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il testo unificato in materia, sintesi delle tre Pdl presentate da Silvio Magliano (Moderati), Sara Zambaia (Lega) e Sarah Disabato (M5s).
Il Piemonte è tra le prime regioni a dare una risposta legislativa alla patologia, che colpisce circa 2 milioni di persone in Italia, ma che ancora non è riconosciuta a livello nazionale.
Cos'è la fibromalgia e cosa cambia in Piemonte
La fibromialgia è una sindrome che provoca dolore cronico muscoloscheletrico, accompagnato da disturbi che vanno dall’astenia ai problemi cognitivi e psichici, come ansia e depressione. Colpisce soggetti apparentemente sani, soprattutto donne tra i 40 e i 60 anni impattando fortemente sulla vita quotidiana.
Il provvedimento prevede un approccio multi e interdisciplinare alla malattia, per assicurare prestazioni uniformi e favorire l’inserimento nella vita lavorativa e sociale di chi è affetto dalla patologia, promuove la prevenzione, la diagnosi precoce, la formazione dei medici e del personale sanitario, riconosce il ruolo sociale e informativo degli enti del Terzo settore iscritti al registro unico nazionale che si occupano del tema.
Vengono istituiti l’Osservatorio e un registro regionale, alla cui costituzione sono destinati 35 mila euro, che si occuperà di monitorare l’incidenza e l’andamento della patologia e potrà dialogare con il registro italiano.
Il 12 maggio di ogni anno, in concomitanza con la Giornata nazionale, ricorrerà la Giornata regionale per la lotta alla fibromialgia.
Per Magliano
“il testo è il risultato di un lavoro bipartisan, auguriamoci sia di sprone per l’inserimento della patologia nei Livelli essenziali di assistenza. Noi faremo la nostra parte, l’osservatorio sarà luogo in cui le associazioni di pazienti potranno concorrere alla co-progettazione degli interventi”.
E' dello stesso avviso Zambaia che aggiunge:
Una giornata positiva per il Piemonte e per le donne, che sono le più colpite da questa patologia. Tutto ciò che potevamo fare per affrontare le molteplici implicazioni e promuovere il riconoscimento della patologia è nella legge. Abbiamo anche reperito le prime risorse.
Conclude Disabato:
Come Regione avevamo il dovere di disciplinare le politiche rivolte ai pazienti che soffrono di fibromialgia, lo abbiamo fatto dando una cornice ai servizi sanitari, accendendo un focus sull’importanza delle realtà associative e sulle politiche di reinserimento lavorativo.