TORINO

Il Piemonte nella grande morsa della siccità

In arrivo una perturbazione verso metà settimana

Il Piemonte nella grande morsa della siccità
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Tutto il nord ovest, in particolare Piemonte e Valle d'Aosta, sono le due regioni del nord italia e d'Europa più colpite dalla siccità. L'assenza di piogge consistenti (ormai da più di un anno), sta facendo mancare miliardi di metri cubi di acqua, sia sotto forma di pioggia che di neve. Dalle creste alpine alle pianure.

Gli agricoltori: "Siamo molto preoccupati, soprattutto in vista dell'estate"

Il mondo agricolo e quello degli allevamenti, sono fortemente preoccupati per la carenza di precipitazioni che rischiano, qualora il periodo asciutto si prolungasse, di mettere ancora più in ginocchio la semina e la produzione di cereali, frutta e verdura fondamentale per l'economia italiana e internazionale. Non solo. Come dicevamo, la "grande sete" rischia di mettere in pericolo la vita di molti animali come mucche e pecore che hanno bisogno di acqua che di erba, foraggio e molto altro per sopravvivere sia nelle stagioni calde che fredde.

Da Torino a Verbania, da Cuneo ad Alessandria passando per Asti la situazione dei bacini idrici e delle falde acquifere è sempre più preoccupante. Il Sesia, il Tanaro, il Po sono tutti fiumi che normalmente, in questo periodo invernale, hanno un buon apporto idrico dalle montagne ma, oggi, non è così proprio per via dell'assenza di fusione della neve e delle perturbazioni nevose che non imbiancano le terre alte di tutto il Piemonte.

Molti comuni stanno già attuando una campagna di informazione per sensibilizzare i cittadini ad uso consapevole dell'acqua e per evitare soprattutto gli sprechi nei campi ma anche nelle abitazioni.

In arrivo una perturbazione

A partirà dal pomeriggio-sera di mercoledì e nella giornata di giovedì, una prima saccatura di origine polare-marittima che raggiungerà la Penisola iberica inviando un sistema nuvoloso in direzione del nord Italia, coadiuvato da umide correnti meridionali in quota. Attese, in questa prima fase, piogge deboli e solo localmente moderate e a carattere sparso, specie al confine con la Liguria e a ridosso dei rilievi montuosi, con quota neve soltanto al di sopra dei 1.400-1.700 metri.

Una perturbazione che certamente non riuscirà ad invertire, in maniera consistente, la rotta e quindi ad allontare lo "spettro della siccità".

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