Il picco influenzale mette in ginocchio il Maria Vittoria, i medici: "Serve subito un nuovo ospedale"
I pazienti vivono il disagio di trovarsi in una struttura che non è più al passo coi tempi
Dopo un fine settimana particolarmente difficile a causa del picco influenzale, i medici del Maria Vittoria e dell'Amedeo di Savoia si rivolgono alle istituzioni chiedendo aiuto.
L'appello dei Direttori del Maria Vittoria e dell'Amedeo di Savoia
I direttori di entrambe le strutture ospedaliere si sono costituiti in un Comitato che guarda con speranza al nuovo ospedale che nell'ipotesi di Comune di Torino e Regione Piemonte dovrebbe sorgere dove ora c'è il luna park della Pellerina.
Il dottor Emilpaolo Manno, presidente del neo costituito Comitato, dichiara:
Il nostro obiettivo è quello di facilitare la realizzazione del nuovo ospedale, facilitare i tempi ed evitare il rischio che l'ospedale prima o poi non riesca più ad assolvere la propria funzione. La situazione di tutti i pronti soccorsi è critica, ma quella del Maria Vittoria è difficilissima perché il numero di posti letto sui quali poggia la medicina per intensità di cure è contenuto e non è espandibile.
Strutture ottocentesche, serve un nuovo ospedale
A testimoniare questa crisi ci sono i numeri: nel 2019 (ultimo anno pre-covid) i passaggi al pronto soccorso del Maria Vittoria sono stati 83.700; quest'anno 72.500. A fronte di 338 posti letto ordinari e 45 di day hospital.
Secondo la direttrice generale del Maria Vittoria, Marilena Avanzato è necessario accendere un faro sulla situazione ormai ingestibile, perché se da un lato il personale sanitario supplisce a carenze strutturali dando il massimo in termini di umanizzazione, dall'altro i pazienti vivono comunque il disagio di trovarsi in una struttura di fine '800 che non è più al passo coi tempi. Basti pensare che per passare da un reparto all'altro è necessario attraversare il cortile.
Il nuovo Comitato dei medici non entra nel merito del dove si farà il nuovo ospedale, ma chiede che ci si occupi quanto prima della questione.