“La Terra delle Streghe” di Vaie

Il negozio "esoterico" che non piace al parroco: "E' un luogo di perdizione"

Nell'omelia di Pasqua il prete avrebbe invitato i fedeli a non frequentarlo.

Il negozio "esoterico" che non piace al parroco: "E' un luogo di perdizione"
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Il negozio "esoterico" di Vaie che non piace al parroco: "E' un luogo di perdizione, non frequentatelo".

Il negozio "esoterico" che non piace al parroco

A Vaie, in Val di Susa, è in corso una vera e propria disputa tra il Parroco del paese, e la proprietaria del negozio “La Terra delle Streghe” che che vende cristalli, oli essenziali, candele e incensi. A scatenare la disputa sarebbe proprio il nome dell'esercizio commerciale. Del resto lo dice la storia: la Chiesa e le streghe non sono mai andate d’accordo.

E' così che il parroco, Don Sergio Blandino, durante l’omelia del giorno di Pasqua, ha invitato i fedeli a non entrare in quel "luogo di perdizione". Un locale considerato il regno di Satana, il negozio del male che allontana i fedeli dalla via della redenzione, rendendo le anime impure e peccatrici.

La titolare nel negozio, Nicoletta Branco, 45 anni, venuta a conoscenza di quanto detto al parroco si è sfogata in un lungo post su Facebook:

Stasera mi girano pesantemente ....
"Caro" Don Sergio, io Lei nemmeno ci conosciamo, mi viene da dire fortunatamente, pensavo che il Tribunale dell'Inquisizione avesse finito di condannare le Donne Medicina, le Curandere, gli Eretici, etc.... invece mi sbagliavo! Eh si "Caro" Don Sergio... Mi è giunta voce, ovviamente da più "fedeli" che durante la Sua Santa Messa, si è permesso di dire di non accedere nel mio negozio, La terra delle Streghe, (per chi non lo sapesse ) poiché è un luogo di perdizione e di allontanamento dal Divino.... Ora, io mi domando un po' di cose e vorrei delle risposte e le sarei anche grata se venisse a fornirmeLe di persona poiché il mio negozio è aperto a tutti, anche a Lei.... La prima è: "Sa che cosa vendo all'interno del mio negozio oppure si è prettamente soffermato sulla parola Strega riportata sull'insegna?"
La seconda è: "Il mio negozio è considerato un luogo di perdizione, per gli Incensi? Per gli oli essenziali? Per i cristalli? Per le candele? Oppure per l'arredamento? Mi spieghi lei perché io proprio non ci riesco"
Terza ed ultima domanda: "Cosa c'è di diverso nelle fumigazioni che fa la Chiesa piuttosto che quelle che fa uno Sciamano? Gli incensi sono gli stessi, il fumo è uguale, e l'intenzione di purificare il luogo, il corpo e la mente è la medesima"!!!
Concludo dicendoLe, "Caro" Don Sergio, che nonostante il mio pensiero sulla Chiesa, sui suoi fedeli e sui molti Preti pedofili (ovviamente non è il suo caso) me ne guardo bene dal dire a tutti i miei conoscenti, amici e o clienti di frequentare il Lugo di culto da lei presieduto. La invito nuovamente nel mio negozio per un confronto tra persone civili, quale io mi reputo. Mi auguro che l'argomento Terra delle Streghe durante le sue omelie sia terminato. Se non sa di cosa parlare nei suoi prossimi sermoni posso offrirLe qualche spunto. Detto questo Le auguro una felice serata. Nicoletta della Terra delle Streghe

 

 

 

La replica del parroco

Da parte sua, Don Sergio Blandino, non ha esitato a replicare:

“Non ho nulla contro la negoziante e sono convinto che qualche Giuda le abbia riportato parole che non ho mai detto. Però mi sono rivolto ai fedeli e a chi viene a Messa: io devo dire quali sono le cose giuste e quali quelle sbagliate. E dico che nell’esoterismo è meglio non mettere neppure un dito”.

La visita inaspettata

Alla fine poi decide di metterci una pezza e sabato 23 aprile si reca a far visita alla negoziante, che descrive così l'incontro:

Nella vita non mi sono mai piaciute le persone saccenti ed arroganti ed un atteggiamento del genere sicuramente non me lo aspetto da un Parroco che nel mio immaginario dovrebbe essere comprensivo e caritatevole. Comunque, detto questo, ieri nel mio negozio (La terra delle Streghe) si è presentato il Don per quel famoso "chiarimento"... Sono sicura che sia venuto spinto dalle innumerevoli chiamate delle varie testate giornalistiche (La Stampa, La Repubblica, Cronaca Qui, etc...). L'approccio iniziale sicuramente non è stato dei migliori, i toni graffianti e quasi accusatori, si, perché mi viene detto che nel mio negozio esoterico si vendono strumenti molto pericolosi quali i cristalli, gli amuleti, i talismani, etc... Resto basita, mi estraneo per un attimo e immagino i miei cristalli quali strumenti del Demonio... mah... Bu... Non so ... Chiedo al Don perché la Chiesa può bruciare gli incensi e le candele e perché noi no... La risposta mi lascia perplessa, si perché non pensavo che i Sacerdoti potessero "leggere" la mente delle persone... Infatti lui sostiene che il nostro intento è sbagliato.... Ah... Sbagliato perché con l'incenso voglio purificare? Sbagliato perché voglio bandire da casa mia o nel luogo dove lavoro le energie negative? Dopo mezz'ora di chiacchiere inconcludenti, senza senso e decisamente retrograde, ammette di aver parlato del mio negozio durante l'Omelia di Pasqua... Ovviamente dice che i fedeli hanno frainteso il significato di quanto riportato alla Santa Messa... Io perplessa gli domando se più e più persone possono aver frainteso ma non ottengo risposta alcuna... Ci salutiamo con una stretta di mano io alquanto amareggiata perché sono sicura che se ne avesse avuto le facoltà, a quest'ora, sarei stata processata in pubblica piazza come avveniva in questi stessi luoghi 500 anni fa...

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