TORINO

Il futuro della Juventus e l'ombra della Superlega

La squadra bianconera dovrà pagare 718.240 euro di ammenda per il caso della manovra stipendi

Il futuro della Juventus e l'ombra della Superlega
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Il caso Juve che ha riempito le pagine dei giornali e le scalette dei telegiornali scuote ancora il mondo del calcio. All'orizzonte si profila un futuro difficile: per la squadra bianconera resta l'incognita della Uefa che potrebbe escludere i giocatori dalle coppe per violanzioni delle norme sul fair play finanziario.

Come riporta la TGR, la squadra diretta da Allegri si trova al settimo posto e risulta essere qualificata per la Conference league, ma se dovesse essere esclusa a beneficiare di questa situazione è proprio il Toro. Ovviamente bisognerà attendere il "verdetto" del governo europeo del calcio giudicherà le conclusioni della FIGC.

Su questo fronte inciderà anche la nuova dirigenza  riguardo il grande progetto della Superlega che cambiarà molti aspetti, qualora attuato e che aveva visto in prima linea Andrea Agnelli. La Uefa, al momento, è in attesa della sentenza della Corte di giustizia europea e non ha mai - sempre come riporta la TGR -  escluso azioni nei confronti di quei club che non hanno abdicato al progetto della nuova competizione.

Ora, come detto, c'è un futuro complicato tutto da vivere e gestire: i rinnovi, le vendite e gli acquisti dei nuovi giocatori che daranno un nuovo volto alla squadra bianconera, il nuovo allenatore che dovrà traghettare la Juve verso il largo.

La multa

Settecentodiciottomiladuecentoquaranta euro di ammenda: è questo l'esito del patteggiamento sulla cosiddetta manovra stipendi tra la Juventus e la procura della Federcalcio appena avallato con sentenza dal Tribunale federale nazionale. L'accordo prevede la rinuncia a qualsiasi ricorso da parte dalla società bianconera sulle vicende pendenti.

La posizione dell'ex presidente Andrea Agnelli è stata stralciata e andrà a giudizio il 15 giugno. Tutti, come detto, gli altri dirigenti rinunciano con il patteggiamento a eventuali ricorsi sia alla corte federale d'appello sia al Collegio di garanzia presso il Coni. In base al patteggiamento, accolto dal tribunale federale nazionale, il club bianconero pagherà la pena pecuniaria, da dividere tra club e dirigenti coinvolti.

La nota diffusa dalla Juve dopo il patteggiamento davanti al Tribunale Figc per il caso stipendi:

"La società, ribadendo la correttezza del proprio operato, ha ritenuto di accedere all'applicazione di sanzioni nel miglior interesse della società stessa, azionisti e stakeholders. La definizione di tutti i procedimenti sportivi Figc aperti - prosegue la nota -, consente di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità per contenziosi, permettendo a management, allenatore e giocatori di concentrarsi sull'attività sportiva, specie la programmazione della prossima stagione".

Il presidente della Figc Gabriele Gravina, dopo il consiglio federale:

"C'è un momento per la verifica, l'accertamento e i giudizi, ma c'è anche un momento per decidere e guardare al futuro con maggior serenità, il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quest'ultimo atto è previsto dalle nostre norme, auspicabile e condiviso ed è il risultato più bello del calcio italiano per trovare un momento di serenità".

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