prima volta in italia

Il fegato e il pancreas di Kebba Secka trapiantati a Torino: il primo caso di organi donati da un rifugiato

Lo chiamavano tutti Kebbis, a 17 anni era arrivato dal Gambia con un barcone. In Italia ha trovato una tragica morte in seguito ad un incidente stradale

Il fegato e il pancreas di Kebba Secka trapiantati a Torino: il primo caso di organi donati da un rifugiato
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Sono di Kebba Secka, 23 anni, morto lo scorso 13 dicembre 2023 all'ospedale di Catania, i primi organi donati in Italia da un rifugiato.

Il suo fegato e il suo pancreas sono stati trapiantati a due pazienti di Torino: in particolare il fegato è andato a una donna con sindrome di Helpp, un’insufficienza epatica acuta a seguito del parto. Altri organi invece sono andati in diverse aziende sanitarie in Sicilia, il cuore è stato trapiantato a un giovane a Palermo, mentre le cornee sono state donate alla fondazione banca degli occhi del Veneto, a Mestre.

La storia di Kebba Secka

Lo chiamavano tutti Kebbis, a 17 anni era arrivato in Italia dal Gambia con un barcone, nel nostro Paese però ha trovato la tragica morte per le conseguenze di un incidente stradale. Sul primo rilascio della carta d'identità da parte del Comune di Vittoria (Ragusa) Kebba aveva però stabilito che i suoi organi fossero donati, e così è stato.

Un ragazzo amato da tutti

La comunità di Chiaramonte Gulfi (Ragusa) dove ha abitato e lavorato come mediatore culturale fino alla fine dei suoi giorni lo ricorda con grande affetto, il giovane lavorava per mandare i soldi a casa, alla madre e ai suoi fratelli più piccoli. Ora sarà il suo paese a continuare a sostenere la sua famiglia.

Kebbis, insieme al collega Alessandro Brullo aveva realizzato un progetto di economia circolare per consentire alla comunità di gambiani di tornare in patria con un lavoro da svolgere,  il collega ricorda che la donazione degli organi era una sua precisa scelta, di cui aveva parlato anche a lavoro.

 

 

 

 

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