Il cambiamento climatico favorisce anche in Piemonte la coltivazione dell'ulivo
La nostra regione potrebbe diventare grande produttice di olive e olio come la Puglia
Il cambiamento climatico, come abbiamo più volte detto, mostra sempre più i suoi effetti anche alle nostre latitudini: temperature più miti nel periodo invernale con meno giorni di nebbia, di neve, di gelate notturne e, nella stagione calda, temperature bollenti con picchi di calore oltre i 40°.
Cresce la produzione di olio in Piemonte
Le temperature miti stanno spingendo molti agricoltori a convertire terreni dove prima si coltivavano solo piante di uva ora stanno prendendo sempre più piede gli uliveti, tipica pianta mediterranea. Lo dimostrano altresì le tante piante coltivate (anche se per scopo solo ornamentale) nei giardini condominiali a Torino e provincia. Una novità assoluta per una regione da sempre caratterizzata da climi rigidi che in passato non hanno mai permesso coltivazioni di un certo tipo di piante.
Un nuovo mercato per la regione?
Secondo alcuni agricoltori il cambiamento climatico farà aumentare anche nei prossimi anni la produzione di olio grazie a nuovi impianti che nasceranno nel basso Piemonte e non solo. Non è escluso che il futuro possa portare i lavoratori della terra a sperimentare altre piante come gli avocadi che nel sud Italia hanno già raggiunto un buon mercato.