accessibilità

I risultati del lavoro di mappatura dei negozi svolto da CPD: Torino non è una città per disabili (ma così ci perdiamo tutti)

Il Presidente della Consulta, Giovanni Ferrero:"Quando guarderemo la persona con disabilità come un consumatore come tutti gli altri allora faremo un salto di qualità"

I risultati del lavoro di mappatura dei negozi svolto da CPD: Torino non è una città per disabili (ma così ci perdiamo tutti)
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Una mappatura delle principali vie commerciali delle circoscrizioni di Torino per evidenziare quali e quanti siano i negozi, i supermercati, i bar, i ristoranti e tutti gli esercizi simili, realmente accessibili.

La mappatura svolta da CPD (Consulta per le persone in difficoltà)

E' il lavoro svolto da una squadra di rilevatori della CPD che hanno individuato per ogni circoscrizione la via con più attività commerciali possibili, appartenenti alle categorie merceologiche più eterogenee e con più traffico dal punto di vista pedonale e di ciascuna è stato mappato il tratto più significato, a parte via Garibaldi che è stata mappata in tutta la sua completezza.

Non si salva neanche la pedonale via Garibaldi, completamente mappata

Il dato che emerge purtroppo non è bello: su 271 attività commerciali nelle 8 vie commerciali cittadine, suddivise secondo le diverse circoscrizioni, 68 sono risultate accessibili ovvero possiedono l’ingresso in piano, la rampa fissa o la rampa mobile e 203 non accessibili.

Questo significa il 75% delle attività commerciali torinesi non è accessibile.

La Ciroscrizione 1 (Centro e Crocetta) la più virtuosa, male la 8 (San Salvario, Borgo Po e Cavoretto)

Cosa dice la rilevazione nel dettaglio

CIRCOSCRIZIONE 1
Via rilevata: Via Garibaldi dal n° 1 al n° 59/F
Attività rilevate: 176
Attività accessibili: 70
Attività non accessibili: 106

CIRCOSCRIZIONE 2
Via rilevata: Piazza Montanari dal n° 131/A al
n° 168/A e Via Tripoli dal n° 151/A al n° 198/C
Attività rilevate: 33
Attività accessibili: 5
Attività non accessibili: 28
(di cui 1 con dehor accessibile e l’ingresso dal retro accessibile)

CIRCOSCRIZIONE 3
Via rilevata: Via Frejus dal n° 80/A al n° 102/A
Attività rilevate: 34
Attività accessibili: 9
Attività non accessibili: 25

CIRCOSCRIZIONE 4
Via rilevata: Via Cibrario dal n° 33 BIS al n° 52/A
Attività rilevate: 33
Attività accessibili: 5
Attività non accessibili: 28 (di cui 1 offre servizio a domicilio gratuito per persone con disabilità e 1 ha il dehor accessibile e l’ingresso dal retro accessibile)

CIRCOSCRIZIONE 5
Via rilevata: Via Breglio dal n° 29 BIS/B al n° 83/A
Attività rilevate: 33
Attività accessibili: 11
Attività non accessibili: 22 (di cui 1 possiede ingresso dal retro accessibile e 1 ha il dehor accessibile)

CIRCOSCRIZIONE 6
Via rilevata: Corso Vercelli dal n° 93/i al n° 120/B
Attività rilevate:34
Attività accessibili: 7
Attività non accessibili: 27 (di cui 2 possiedono il dehor accessibile)

CIRCOSCRIZIONE 7
Via rilevata: Corso Belgio dal n° 26/A al n° 51/D
Attività rilevate: 35
Attività accessibili: 10
Attività non accessibili: 25 (di cui 1 possiede il dehor accessibile e 1 ha l’ingresso secondario dal retro accessibile)

CIRCOSCRIZIONE 8
Via rilevata: Corso Traiano dal n° 2/A al n° 38/C
Attività rilevate: 35
Attività accessibili: 4
Attività non accessibili: 31 (di cui 1 possiede il dehor accessibile)

Situazione gravissima

Giovanni Ferrero, direttore della CPD dichiara:

“È una situazione molto grave che nasce da problemi normativi e culturali. Infatti, nonostante gli obblighi di legge è una situazione ormai consolidata, anzi direi storicizzata, che a Torino non vengano effettuati regolari ed adeguati controlli e più in generale non esista nessuna formazione specifica per i negozianti che invece avrebbero molto da guadagnarci nel migliorare il proprio servizio. In questo momento diventa addiritura paradossale ragionare sulla norma stessa se poi tanto non viene rispettata perché la maggior parte degli esercizi commerciali già solo per il regolamento edilizio dovrebbero avere almeno la pedana amovibile. Quando si arriverà a guardare alla persona con disabilità in primo luogo come persona e non più in chiave pietistica o assistenziale, ma come ad un consumatore uguale a tutti gli altri, si farà il vero salto di qualità in favore dell’inclusione sociale di tutti e chi gestisce un’attività commerciale si renderà conto che accogliendo quel cliente in più, la sua pedana o rampa si è già pagata da sola, al di là del rispetto di qualunque normativa”.

Il Presidente di CPD, Giovanni Ferrero

L'impegno della Prefettura

A fronte di questo importante, e mai svolto prima, lavoro di mappatura, la CPD ha portato i dati raccolti insieme a una relazione sulle disposizioni normative, redatta dall’architetto Eugenia Monzeglio, all’attenzione del Dott. Donato Giovanni Cafagna Prefetto di Torino che nel condividere la delicatezza del tema, ha assicurato l’impegno della Prefettura per la sensibilizzazione degli Enti competenti.

Ha dichiarato il Dott. Donato Giovanni Cafagna, Prefetto di Torino:

"L’accessibilità a tutti, senza esclusioni, dei luoghi della città e, tra questi, degli esercizi commerciali  è un tema sociale di particolare rilevanza, perché incide sull’autonomia e, in ultima analisi, sulla qualità della vita dei cittadini con difficoltà e fragilità di movimento. Occorre un cambio di passo da parte degli enti locali e degli operatori economici, ai quali mi sono rivolto per sensibilizzarli ad un impegno concreto per rimuovere le barriere che impediscono una fruibilità più piena da parte delle persone con disabilità."

Il Prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna

Lo scopo è di dare vita a un confronto che porti alla discussione e all’attuazione di soluzioni concrete per migliorare l’accessibilità delle attività commerciali torinesi, instaurando un dialogo con il Comune di Torino affinchè grazie allo sforzo di tutti si arrivi a inaugurare un percorso che migliori l’accoglienza offerta dalle attività commerciali, non solo per salvaguardare i bisogni dei consumatori a prescindere dalle loro caratteristiche, ma per alzare ancora di più la qualità della vita di tutta la città.

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