27 febbraio

I lavoratori Ikea incrociano le braccia: 8 ore di sciopero anche nello store di Collegno

Per quanto riguarda il magazzino di Collegno, le prime 8 ore di sciopero si effettueranno giovedì 27 febbraio 2025 con presidio fronte ingresso del negozio dalle 9 alle 12

I lavoratori Ikea incrociano le braccia: 8 ore di sciopero anche nello store di Collegno
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Stato di agitazione e sciopero per le lavoratrici e i lavoratori Ikea: è quanto stabilito da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs nazionali, che hanno deciso di interrompere le trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale con Ikea, la multinazionale svedese del mobile che nell'ultimo periodo ha visto raddoppiare il suo fatturato.

Le dichiarazioni dei sindacati

Un risultato ottenuto grazie alla professionalità dei dipendenti, sottolineano dal sindacato aggiungendo:

"Nonostante Ikea si presenti come un gruppo democratico e inclusivo, non rispetta i suoi stessi principi nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori. Dopo oltre un anno e mezzo di incontri serrati, infatti, l’azienda ha completamente ignorato le richieste sindacali, voltando le spalle ai propri dipendenti. Queste alcune delle richieste inaccettabili dell'azienda: mancato riconoscimento delle maggiorazioni ai nuovi assunti, un sistema derogatorio e peggiorativo delle professionalità, cancellazione della "malattia statistica", obbligatorietà del lavoro festivo."

"In un’impresa che vede le relazioni territoriali ridotte al minimo, - spiegano i sindacati – con un gran numero di lavoratori assunti part-time senza possibilità di integrazione oraria, si assiste oggi all’introduzione di nuovi modelli di business con l’apertura di nuovi punti vendita di prossimità nei quali è impedita l’agibilità alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori con una limitazione di diritti degli stessi"

Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs nazionali hanno quindi proclamato l'apertura dello stato di agitazione e l'indizione di un primo pacchetto di 24 ore di sciopero, articolato in 8 ore a livello nazionale e 16 ore a livello territoriale.

Sciopero di 8 ore al magazzino di Collegno

Per quanto riguarda il magazzino di Collegno, le prime 8 ore di sciopero si effettueranno giovedì 27 febbraio 2025 con presidio fronte ingresso del negozio dalle 9 alle 12.

Già in queste ore, su tutto il territorio italiano, si stanno tenendo numerose assemblee nei vari Punti vendita, con le prime iniziative di sciopero su base territoriale.

"È chiaro che - concludono le organizzazioni sindacali -, se l’azienda non tornerà sui suoi passi, si valuteranno tutte le azioni opportune per modificare le scelte aziendali a tutela dei diritti di tutti i dipendenti Ikea, affinché si raggiunga un'intesa dignitosa per gli stessi."

La risposta di Ikea

Non si è fatta attendere la risposta di Ikea che fa sapere tramite nota:

"Ikea conferma che, purtroppo, le negoziazioni relative al rinnovo del contratto integrativo aziendale si sono interrotte dopo una lunga e importante trattativa, avendo appreso che le organizzazioni sindacali hanno ritenuto non soddisfacente la proposta aziendale presentata.

L'azienda ribadisce di "non aver proposto alcun peggioramento rispetto a quanto già riconosciuto dalle normativa e dal contratto integrativo vigente”. “Pur nel rispetto delle decisioni dei sindacati, siamo dispiaciuti dell'esito", visto che l'azienda intendeva "migliorare ulteriormente le condizioni economiche già riconosciute a tutti i co-worker dall'attuale contratto integrativo con interventi sia sul versante del welfare che delle maggiorazioni, in Ikea già ampiamente migliorative rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale", prosegue la nota.

In particolare, "la proposta di Ikea intendeva incrementare le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo e creare un premio uguale e inclusivo accessibile a tutti i co-worker, con un significativo aumento degli importi".

Inoltre, "sarebbero stati previsti maggiori investimenti in formazione, e l'introduzione di un importo annuale per tutti i lavoratori da poter spendere su una piattaforma di welfare in beni o servizi".

E conclude: "la nostra proposta comprendeva ulteriori benefit innovativi quali un supporto alle persone che accedono a percorsi di procreazione medicalmente assistita o nei confronti di co-worker che intraprendono percorsi di transizione di genere."

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