GTT cerca nuovi autisti, anche tra i figli dei propri dipendenti
Dall'azienda arriva un progetto per incoraggiare l'ingresso nel mondo del lavoro dei figli degli autisti che stanno andando in pensione
Il Gruppo Torinese Trasporti (GTT) è in carenza di autisti. All'incirca sono 1.900, e potrebbe anche sembrare un bel numero, ma bisogna considerare che si tratta di autisti che lavorano su turni, 7 giorni su 7 per quasi venti ore al giorno non solo a Torino, ma in una vasta area metropolitana. Alla luce di ciò, si capisce come possano essere a malapena sufficienti a garantire un servizio efficiente.
Il progetto "Nuove generazioni alla guida"
Il lavoro poi è tra i più impegnativi: con molte responsabilità e la necessità di una formazione specifica oltre che il possesso di una patente di guida professionale che presenta un costo elevato.
Ecco allora un progetto per incoraggiare l'ingresso nel mondo del lavoro nell'universo GTT i figli degli autisti che stanno andando in pensione.
Si chiama "Nuove Generazioni alla Guida" e ha l'obiettivo di coinvolgere i figli dei dipendenti facendo leva su ciò che significa essere conducente di bus: fondamentali la passione per la guida e le nuove tecnologie, la voglia di svolgere un lavoro utile alla collettività, far parte di una grande organizzazione e la stabilità. Tanti i motivi per indossare la divisa GTT e tra questi anche forse il più importante: seguire le orme del proprio genitore.
Dall'azienda un prestito per conseguire le abilitazioni necessarie
Per chi lo vorrà fare, l'azienda di trasporto si occuperà di elargire un prestito proprio per permettere il conseguimento delle abilitazioni necessarie (patente D e CQC) per accedere alle selezioni e avere così l’opportunità di entrare in GTT e aumentare le possibilità per trovare nuovi autisti.
La richiesta di entrare in organico è però rivolta ovviamente a tutti, qui il link alla sezione Posizioni aperte di GTT.