Green Pass obbligatorio: insulti No Vax sulla pagina Facebook del Museo Egizio
Per l'ingresso è necessaria anche la misurazione della temperatura ed è obbligatorio indossare la propria mascherina.
Di: Ottavio Currà
La scure dell'irrazionalità cala pure sul Museo Egizio. La minoranza che nel Paese continua ad essere allergica al Piano nazionale anti Covid, a mascherine, vaccini e da ultimo al Green pass, in un calderone il più delle volte confuso e dalle motivazioni scientifiche latitanti, ora se la prende anche con una delle istituzioni culturali più importanti a livello nazionale.
Complice la "distanza di sicurezza" (in questo caso sì) offerta dal Web, il leonismo da tastiera ha trovato sfogo. Guardate ad esempio cosa hanno scritto due commentatori sulla pagina Facebook ufficiale del museo:
"Faremo a meno di entrare nei musei, del resto è da molto tempo che non ci andiamo... Siamo abituati a non entrare".
"Siete semplicemente vergognosi. Grazie per averlo esplicitato, non tornerò mai più".
Il tutto sotto al post pubblicato per ricordare le regole in vigore dal prossimo 6 agosto 2021, per aver accesso alla struttura: ovvero, Green pass obbligatorio.
Il post del Museo Egizio
"In ottemperanza alle disposizioni governative vigenti, previste per tutti i luoghi di cultura italiani (rif. D.L. del 23 luglio 2021), dal 6 agosto 2021 è obbligatorio che i visitatori esibiscano il Green Pass corredato da un valido documento di identità per accedere al Museo Egizio. Le disposizioni non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti con certificazione medica specifica. Attenzione: in mancanza del Green Pass e di un documento valido non sarà possibile accedere al Museo e il biglietto acquistato non sarà rimborsato".
"La certificazione verde Covid-19 -EU digital Covid - prosegue la nota - è una certificazione digitale e stampabile (cartacea), che contiene un codice a barre bidimensionale (Qr Code) e un sigillo elettronico qualificato. La certificazione attesta una delle seguenti condizioni: aver fatto la vaccinazione anti Covid-19 (in Italia viene emessa sia alla prima dose sia al completamento del ciclo vaccinale); essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore; essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi".
"Per ognuna di queste condizioni - conclude il comunicato - è necessario comunque ottenere la certificazione Green Pass da mostrare all'ingresso. Per maggiori informazioni sulle modalità per avere Green Pass consultare il sito www.dgc.gov.it . Rimangono inoltre in vigore le prescrizioni di sicurezza anti-Covid: per l'ingresso è necessaria la misurazione della temperatura ed è obbligatorio indossare la propria mascherina (per chi non ne fosse autonomamente provvisto è disponibile in loco). Lungo il percorso museale sono inoltre posizionati dispenser di gel igienizzante, mentre le sale hanno una capienza contingentata nel rispetto della distanza fisica prevista per la sicurezza dei visitatori".
L'intervento di Lo Russo
Sulla questione interviene su Twitter, il candidato sindaco di Torino del centrosinistra, Stefano Lo Russo:
"Non è tempo delle ambiguità. Il Museo Egizio di Torino ha scelto di tutelare i suoi visitatori e il Green Pass tutela tutti. I musei vanno aperti, non chiusi come invocano i No Vax".
Una polemica che difficilmente si attenuerà in tempi rapidi dato che la pandemia è tutt'altro che finita e il 6 agosto è dietro l'angolo.