Gli studenti tornano a manifestare a Torino: nessuno scontro con le forze dell'ordine
Il corteo ha attraversato la città, fermandosi di fronte alla sede della Confindustria e dell'Ufficio Scolastico Regionale.
I ragazzi sono tornati a manifestare a Torino dopo la morte Lorenzo Parelli. A differenza di sabato scorso, non si sono registrati scontri con le forze dell’ordine.
Gli studenti tornano a manifestare a Torino
Oggi la mobilitazione delle studentesse e degli studenti torinesi ha dimostrato che le cariche e le manganellate della polizia di venerdì scorso non solo hanno fallito l'obiettivo di ingenerare paura ma, al contrario, hanno suscitato indignazione e disponibilità alla mobilitazione.
A parlare è il Cosimo Scarinzi, di Cub Torino, che prosegue: "Un corteo bello, grande, combattivo ha attraversato la città, ha manifestato di fronte alla sede della Confindustria e dell'Ufficio Scolastico Regionale ha affermato con forza la necessità di abolire l'alternanza scuola lavoro, uno dei capisaldi della non rimpianta Buona Scuola e di uscire dall'osceno bla bla bla istituzionale sulle morti sul lavoro per porre in atto misure serie e radicali contro le morti, le mutilazioni, le malattie derivanti dallo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori".
Un carattere nuovo e importante della mobilitazione è stata l'unità degli intenti fra lavoratori e studenti, la comprensione del fatto che vi è un comune destino e della necessità di una mobilitazione larga e unitaria perché la situazione cambi.
La Confederazione Unitaria di Base ha partecipato al corteo di oggi e sta promuovendo iniziative per dare forza e continuità alla mobilitazione, in particolare:
- nelle scuole invitando le colleghe ed i colleghi e le colleghe a votare mozioni dei Collegi Docenti e delle Rappresentanze Sindacali Unitarie di Istituto contro l'Alternanza Scuola Lavoro e a sostenere e a partecipare alle occupazioni delle scuole oggi annunciate;
- in tutte le aziende rafforzando le iniziative contro la nocività e per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
- sviluppando una campagna per la difesa e il potenziamento della sanità pubblica a maggior ragione necessaria in una fase di pandemia come l'attuale.