Giostrai in protesta contro le chiusure bloccano la Tangenziale di Torino
Una categoria che non lavora da 13 mesi e destinata, secondo le ultime misure governative, a non farlo fino al 1° luglio.
Traffico in tilt questa mattina lungo la tangenziale di Torino per una protesta degli esercenti dei luna park. Un corteo di camion ed auto, organizzato dai lavoratori, sta procedendo a passo d’uomo: una manifestazione contro le restrizioni anti Covid e le chiusure imposte fino al 1° luglio.
Giostrai bloccano la Tangenziale di Torino
Una contestazione forte per una situazione disperata, volta ad accendere un faro verso una categoria che non lavora da 13 mesi e destinata, secondo le ultime misure governative, a non farlo fino al 1° luglio. Oggi, venerdì 30 aprile 2021, gli automezzi degli esercenti di luna park e parchi giochi hanno invaso la Tangenziale di Torino procedendo a bassa velocità.
Sono due i cortei attivi: uno da corso Regina in direzione sud, mentre il secondo è entrato in tangenziale da Debouché in direzione nord. Il traffico risulta fortemente rallentato.
La protesta
La protesta per dimostrare di non accettare il fatto che il Governo consideri a rischio questa attività all’aperto, al contrario di stadi, ristoranti e centri commerciali al chiuso.
«Siamo costretti a creare qualche disagio – tuona Ferdinando Uga, presidente nazionale ANESV-AGIS – perché il Governo si attivi per affrontare la situazione con approccio razionale e fondato sui dati. È inspiegabile la penalizzazione di questa attività all'aperto rispetto a tutte le altre categorie commerciali e sportive. La decisione di posticipare la nostra riapertura al 1° luglio è una condanna al fallimento per centinaia e centinaia di imprese, che hanno bisogno di almeno un mese per organizzare un luna park, per gli aspetti burocratici».
"Chiediamo di poter tornare a lavorare in sicurezza"
I gestori di luna park e parchi giochi sono esasperati e il rischio di gettare le proprie imprese nelle mani dell'usura cresce di giorno in giorno.
«La decisione di prevedere una data di riapertura così differita nel tempo rispetto alle attività al chiuso – aggiunge Uga – è del tutto irrazionale e priva di argomentazioni basate su evidenze scientifiche. Le giostre sono all’aperto, presidiate da operatori e continuamente igienizzate nel totale rispetto delle linee guida governative, che prescrivono l’obbligo della mascherina, il rispetto del distanziamento sociale e la sanificazione delle mani e di tutte le attrezzature. Chiediamo di poter tornare a lavorare in sicurezza: dobbiamo tornare a far sorridere e a portare spensieratezza al nostro pubblico di giovani, famiglie e bambini».