romanticismo analogico

Franco cerca Valentina e nell'era dei social si affida alla carta: "Se vorrai vedermi sarò alla Gran Madre alla fermata del 13"

La storia già così sembra una commedia rosa, ma chissà se ci sarà davvero un lieto fine

Franco cerca Valentina e nell'era dei social si affida alla carta: "Se vorrai vedermi sarò alla Gran Madre alla fermata del 13"
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C'è qualcosa di più romantico di un giovane che per cercare una ragazza conosciuta mesi fa si affida a un foglio di carta appiccicato in giro per la città? La storia  raccontata da Corriere Torino un paio di giorni fa sicuramente non è nuova e ricorda certe commedie americane un po' vecchiotte a cui però è difficile non voler bene.

Naturalmente noi sappiamo solo la versione di Franco, quella scritta sul volantino che il giornalista del Corriere ha visto in centro.

La versione di Franco

Secondo questa versione, alla quale al momento ci attendiamo, Franco e Valentina si sono incontrati alla fiera di San Matteo a Nichelino, hanno preso un caffè e passato il pomeriggio chiacchierando, al momento dei saluti però non si sono scambiati il numero di telefono per restare in contatto.

E adesso quello "Sliding doors" (quanti di voi ricorderanno il film del 1998 dove Gwyneth Paltrow perdendo la metro, o prendendola al volo modifica completamente il corso della sua vita) tormenta Franco che da giorni probabilmente si chiede: "E se le avessi chiesto il numero?"

Convinto a rimediare e affidandosi al fato, Franco ha deciso di stampare alcuni fogli fissando un luogo e un orario preciso sperando che prima o poi Valentina appaia: ogni domenica, tra le 16 e le 18, lui sarà al capolinea del 13 e del 61 alla Gran Madre di Torino.

Non ha indicato recapiti e non ha accettato l'aiuto degli utenti del popolo del web dove questa notizia circola ormai da giorni.

Una (romantica) storia come tante

Senza l'interferenza di Internet e dei social (almeno in partenza) questa storia ci piace particolarmente perché ricorda gli amori di una volta e neanche di troppo tempo fa. In fondo anche due giovanissimi Ethan Hawke e Julie Delpy in "Prima dell'Alba" (1995) passarono una splendida nottata senza sapere se si sarebbero rivisti e senza ausilio di cellulari ed app quella sì che era veramente un'incognita.

Noi speriamo in un lieto fine all'"Insonnia d'amore" quando Tom Hanks e Meg Ryan (1993) si ritroveranno, dopo mille peripezie, a New York in cima all'Empire State Building, il giorno di San Valentino.

La scena finale del film "Insonnia d'amore" film del 1993 diretto da Nora Ephron, con Tom Hanks e Meg Ryan

 

Nulla di nuovo anche in questo caso visto che il finale è un tributo al film "Un amore splendido" del 1957 quando protagonisti (Cary Grant e Deborah Kerr) dopo aver passato del tempo insieme ed essersi innamorati si danno appuntamento di lì a sei mesi, sulla terrazza al 102º piano dell'Empire State Building. Se lui sarà riuscito a dimostrare di essere in grado di lavorare per vivere, si sposeranno.

Insomma, forse è vero che le storie d'amore in fondo si assomigliano tutte, eppure ogni volta è impossibile non fare il tifo e sperare che qualcosa di magico avvenga tra i protagonisti. Certamente c'è anche la possibilità che Valentina non legga mai il volantino o che lo legga e non voglia saperne nulla. Magari non lo sapremo mai e anche questo nei film, come nella vita, è un finale.

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