Fondazione Crt: dopo le dimissioni del segretario generale Andrea Varese, arrivano quelle del Presidente Fabrizio Palenzona
Coinvolto in passato in numerose inchieste ma poi sempre assolto, Palenzona afferma di non essere disponibile a "compromessi su etica e legalità"
Prima la notizia che Annapaola Venezia sarà segretario generale a interim della Fondazione Crt perché Andrea Varese, dopo aver preso atto della sfiducia del board, si è dimesso. Poi, le dimissioni del Presidente Fabrizio Palenzona. Cosa succede nella terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio?
La revoca del mandato di Varese
Venerdì scorso quattro consiglieri su sette avevano chiesto la revoca del mandato di Varese. Andrea Varese, segretario generale da luglio 2023, ex manager Unicredit voluto dal presidente Fabrizio Palenzona, è stato contestato dal consiglio di amministrazione per avere segnalato all'autorità di vigilanza del Mef, senza prima informarlo, l'esistenza di un "patto occulto" all'interno della fondazione per decidere e orientare le nomine. Non è però l'unica critica che i consiglieri fanno al nuovo vertice, accusato di essere estraneo alle dinamiche cittadine: nel mirino ci sono, in particolare, alcuni investimenti non condivisi come quello nelle vigne alessandrine. Rinviata, quindi, per ora, la scelta del successore di Varese.
Le dimissioni del Presidente
Ad un giorno dalle dimissioni di Andrea Varese anche il presidente della Fondazione Crt (Cassa risparmio Torino) Fabrizio Palenzona si è dimesso. Coinvolto in passato in numerose inchieste ma poi sempre assolto, Palenzona afferma di non essere disponibile a "compromessi su etica e legalità".
Il braccio di ferro tra Palenzona e gli organi di vertice della Fondazione durava da tanto e negli ultimi giorni era ormai evidente che fosse molto difficile ricomporre le profonde divergenze.
La lettera di Palenzona
"Certamente, per la mia storia, per il mio percorso e anche per le profonde convinzioni che hanno ispirato questa mia Presidenza, non posso tollerare maldicenze e comportamenti opportunistici - siano essi manifestamente contrari con la missione della Fondazione o comunque anche solo incoerenti con i valori e i principi che mi avevano portato ad accettare il ruolo offertomi di Presidente della Fondazione - ne’ tantomeno giungere a compromessi sull’etica o sulla legalità. Mi riferisco a quest’ultima riguardo al pessimo spettacolo offerto nei tempi più recenti da taluni componenti degli organi sociali, che hanno cercato di piegare a logiche spartitorie la gestione di un ente volto invece all’aiuto filantropico e al sostegno di iniziative sociali ed economiche a favore della cultura e della scienza, da dispiegarsi nelle comunità territoriali e nel Paese in coerenza con la missione propria delle Fondazioni Bancarie."