Fiaccolata di solidarietà per i dipendenti della Te Connectivity e per i lavoratori che rischiano il posto di lavoro
Presenti diversi sindaci, sindacati, consiglieri
Nella serata di ieri, martedì 19 dicembre 2023, si è volta a Collegno una fiaccolata di solidarietà per i lavoratori della Te Connectivity di Collegno, della Lear di Grugliasco e di altre aziende oggi in crisi.
Paura e preoccupazione
Torino e il suo hinterland da tempo chiedono certezze per il futuro dell'automotive e per i tanti lavoratori che rischiano il posto di lavoro a causa delle delocalizzazioni.
Le parole del sindaco
Il sindaco di Collegno, Francesco Casciano, su Facebook fa sapere:
"Una lunghissima fiaccolata di solidarietà e contrarietà ha unito Città di Collegno e Città di Grugliasco, tutti i comuni della Zona Ovest, la Città di Torino e la Città metropolitana di Torino, Sindacati, Parrocchie, Diocesi, associazioni e cittadini. Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di TE Connectivity, Lear Corporation e delle altre aziende in crisi sul territorio, contrarietà per decisioni assunte, non si sa dove nel mondo, non tenendo conto che il lavoro è dignità, sapere e saper fare e questo territorio ha fatto molto per queste società e per il loro successo industriale e di redditività. Per noi queste chiusure sono INACCETTABILI!"
I sindacati della Cgil:
"Oltre 600 posti di lavoro a rischio, per la scelta delle proprietà di interrompere la produzione. Oggi le lavoratrici e i lavoratori della Lear e della Te Connectivity si sono ritrovati nuovamente di fronte alle proprie aziende per chiedere certezze".
E scandaloso che queste ed altre multinazionali sfruttano dei lavoratori e del suolo delle città italiane per fare dei grossissimi fatturati e non pagano un Euro di tasse . Mentre i lavoratori che pagano le addizionali comunali regionali e statali sono considerati peggio delle macchine non c'è più dignità nel rispetto delle persone e delle famiglie nel silenzio più assoluto delle istituzioni nazionali e regionali non dovevano venire prima gli interessi degli Italiani e poi ci stupiamo che la gente non va più a votare . La politica si deve prendere delle responsabilità importanti forza con la lotta come negli anni 60- 70 prima che intervenga il terrorismo